Tra gli appuntamenti artistici in programma nella Settimana Culturale Fondana, merita una partciolare attenzione quello con Giuseppe Supino, allievo affezionato del Maestro fondano Domenico Purificato che domenica 19 luglio alle ore 20,30 inaugurer la sua personale dal titolo Omaggio al Maestro Domenico Purificato.La mostra vuole dunque essere un omaggio alla memoria del Maestro nella ricorrenza del venticinquesimo anniversario della scomparsa.
Alla presentazione dell'esposizione, insieme allautore stesso, prenderanno parte il dottor Gino Fiore, la dott.ssa Zaira Daniele, la signora Etta Purificato, moglie dellillustre artista fondano, le autorit di Fondi e del territorio e larcivescovo di Gaeta, monsignor Fabio dOnorio.
Nelle opere dell Omaggio a Purificato, Giuseppe Supino, attraverso il suo linguaggio espressivo, ha saputo far rivivere lhumus della pittura purificatiana, con le sue atmosfere incantate e soffuse, in cui i contadini ciociari e aurunchi si fondono liricamente con il paesaggio.
Lartista afferma: Ho sempre sentito il bisogno di offrire il mio personale omaggio al Maestro Domenico Purificato, per averne introiettato, fin dai primi contatti, il senso delle sue scelte artistiche, anche per la sintonia della comune sensibilit verso la terra aurunca.
Con questa mostra-omaggio ho inteso focalizzare lattenzione su alcuni aspetti essenziali della lezione del Maestro, con particolare riferimento alle scelte stilistiche del realismo e del figurativismo, a quelle tematiche del mondo contadino e del rapporto uomo-natura, fino a quelle compositive e dambiente. Ho voluto pertanto che la presenza del Maestro in queste opere si cogliesse nei continui rinvii alla sua pittura, senza mai indugiare nella citazione, ma piuttosto per sentire io stesso la sua guida silenziosa e amorevole nel trattare la sua materia col mio linguaggio espressivo.Nascono cos opere in cui la composizione trova il suo substrato portante nel disegno, che sublima le sue funzioni descrittive nellesaltazione delle dimensioni figurative, dei rapporti plastici e luministici. Si creano cos, non certo situazioni, ritmi convulsi, clamori, ma al contrario atmosfere sommesse, pacate, silenziose. Ne risulta cos un realismo equilibrato e armonico, in cui dominano il dialogo e lincontro delluomo con la natura, favorendo una partecipazione estetica di profonda sensibilit di cuore e di mente. E bello, infatti, immergersi negli spazi aerei dei silenti voli dei gabbiani, dal morbido piumaggio, lasciarsi andare alleternit sospesa delle nature morte, farsi sorprendere dalle figure femminili e maschili raccolte in morbidi panneggi vitalizzati dalla luce e pregnanti di personalit nei dignitosi atteggiamenti, resi vibranti dalla tensione anatomica delle mani. La ricorrenza del 25 anniversario della scomparsa del Maestro Domenico Purificato mi ha ispirato un rinnovato slancio alla vita: la vitalit della sua opera supera intatta e potente nel tempo trascorso, mentre la lezione del Maestro resta immortale e rivitalizzata nei cuori di chi lha ascoltata e nellopera di chi ne ha tratto nuovi fiori e frutti. E con questi sentimenti dellaffetto umano e della gratitudine dellallievo, che sono qui oggi, a rendere omaggio con il mio lavoro, alla figura storica ed artistica di Domenico Purificato, il fondano che ha segnato larte contemporanea.
Credo dunque, scrive Zaira Daniele nella presentazione al catalogo della mostra, Sia doveroso ricordare degnamente il Maestro Domenico Purificato che ha elevato la sua citt a musa privilegiata della sua arte, nel venticiquennale della sua scomparsa e quale modo pi appropriato per farlo, se non con la mostra-omaggio, di un altro figlio illustre della nostra terra? Contemplare le opere di Giuseppe Supino come lasciarsi rapire da un sortilegio volutamente preparato dallartista, per farci un attimo dimenticare le bruttezze della societ in cui viviamo, le falsit e i compromessi che oscurano lanimo umano, e condurci in un limbo rasserenante, che ci schiude le porte al paradiso. Quella luce calda e dirompente, che avvolge delicatamente le sue figure, cariche di dignit, assorte, bloccate in un attimo di eterno, trascende la materia e sembra alleggerire la loro marcata fisicit, trasportandole insieme allo spettatore, in una condivisione di spirito, come un canto lirico allunisono, in mondi sovrumani e magici, ove regna larmonia, la bellezza, la verit, al cospetto di Dio. Scrive inoltre Gino Fiore, sempre nel catalogo: Sono rimasto profondamente colpito dai lavori ad olio per lomaggio a Purificato. Nelle verit profonde che esprime, Supino affronta felicemente lespressionismo caro a Purificato, ne trascina sulla tela le emozioni a sua volta immagazzinate negli anni in cui apprendeva dal Maestro i suoi segreti. La fisionomia dei personaggi si intreccia con lintimit delle loro anime meravigliate a contatto con il mondo esterno in una poetica, di immagini, sommessa e dirompente.
La mostra sar visitabile tutti giorni dal 19 al 26 luglio, dalle ore 20,00 alle ore 24,00.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 17/07/2009 Ore 13:32