Nata a Sezze l’11 maggio 1958, una laurea in lettere e filosofia, è deputata alla Camera dal 2001.
La sua candidatura nasce quando, tra le file del PD, Claudio Moscardelli, Domenico Di Resta e la stessa Amici, decidono di tirare in ballo proprio il nome di quest’ultima, dopo aver lungamente vagliato la scelta. La decisione ha in parte diviso il partito democratico in quanto alcuni appoggiavano il capogruppo Domenico Guidi ( che ha poi deciso di concorrere da solo ).
Una provincia ambiziosa, solidale, dinamica; è questo lo slogan del programma elettorale presentato da Sesa Amici.
La provincia di Latina vista nell’ottica dell’aspirante presidente Amici sarà una provincia che cercherà di abbassare i costi della politica, tagliando gli sprechi, riducendo le duplicazioni, destinando le risorse a impieghi produttivi e dimezzando il numero degli assessori. Ma sarà una provincia che si occuperà soprattutto di famiglie e, come propongono, le tasse saranno ridotte, sarà prevista un’integrazione di 800 euro per il sussidio di cassa integrazione e di disoccupazione, nonché importanti aiuti per le persone disabili. Inoltre, la provincia proposta dal centro-sinistra si occuperà di imprese e turismo con un rilancio delle opere pubbliche e la creazione di un tavolo blu per la pesca. Durante la campagna elettorale Sesa Amici ha speso molte parole anche per ciò che concerne la trasparenza, la legalità, l’efficienza. Saranno istituti, in caso di vittoria, dei piani sull’educazione alla legalità e alla lotta alla mafia.
Alle elezioni provinciali 2009 Sesa Amici è appoggiata da ben quattro liste: dal suo partito, il PD ovviamente, Sinistra Unita, Provincia Solidale e l’Italia dei Valori (quest’ultimo ha atteso più a lungo prima di decidersi a concorrere insieme alle altre forze).
<Per quanto riguarda la città di Fondi troviamo nella lista del Pd Andreina Roma e Crescenzo Fiore; nella lista della Sinistra Unita Umberto Barbato, che nella sua campagna elettorale ha messo in evidenzia le contraddizioni della città occupandosi in particolare del quartiere popolare troppo spesso dimenticato dai potenti; poi Chiodi Giancarlo e Fiore Cesare nelle liste rispettivamente di Provincia Solidale e Italia dei Valori.