Le marcature sono molto rigide per entrambe le formazioni solo che i padroni di casa cedono centimetri in tutti gli accoppiamenti e sono costretti a commettere 3 falli nei primi 2’. L’Oasi di Kufra gioca bene in fase di impostazione, ma commette qualche errore di troppo in conclusione, fino a quando Pino Romano mette la tripla del 2-8, al quale fa seguito il 4° fallo di squadra del San Paolo al 4’ che costringe Colella alla prima sospensione. Pino soffre per la pubalgia ma non lo dà a vedere, segna ancora dalla lunetta e da 2 ed al 5’ è +9 esterno, Cappiello commette però 2 falli consecutivi su Caligo. Anche Pranzo e Fiammengo commettono il loro secondo personale ed entrano Santolamazza e Anselmi. Cappiello torna invece in panchina con 3 falli ed entra Daniele Romano, mentre i padroni di casa sembrano poter reagire alla supremazia di Carlotta, grazie ai canestri di Caligo e Pranzo ed alla tripla di Fiammengo. Il pivot argentino segna 6 punti consecutivi, ma Santolamazza lo punta senza paura per 2 volte consecutive e tiene i suoi sul -5 (15-20), poi però qualche errore dei giocatori di casa permettono i contropiedi di Di Manno e Mateo che costringono Fiammengo al 3° fallo e regalano il vantaggio in doppia cifra ai pontini, Anselmi mitiga in 8 i punti da recuperare al 10’.
Entra Di Marzo e costringe immediatamente a 2 falli il nuovo entrato Esposito, intanto ha fatto il suo ingresso anche Piemontese, ma i padroni di casa hanno smarrito completamente la via del canestro, che invece continuano a trovare gli ospiti, con Di Marzo dalla lunetta e Mateo dall’arco: altra sospensione di Colella. Valeriani recepisce gli insegnamenti e segna da lontano, ma adesso è Di Marzo che sembra diventato immarcabile, sbaglia dalla lunetta ( solo 2 su 5 ), ma è infallibile in penetrazione, già 10 i punti per lui ( 20-38 al 15’ ). E la performance offensiva di Di Marzo continua, Di Manno poi sta giganteggiando in difesa ed ai rimbalzi e proprio 2 suoi lanci lunghi per il numero 19 e per Mateo ( 2+1 ), oltre ad un suo rimbalzo offensivo trasformato, una penetrazione vincente su Valeriani ( 2+1 e 3° fallo del numero 12 di casa ) ed una su Massari decretano la fine dell’incontro al 20’ con un impietoso +30 esterno, suggellato dalla 2° tripla di Mateo.
Ormai la partita è pura accademia, Mateo e Carlotta si abbandonano a qualche preziosismo, ma anche Fiammengo e Pranzo provano a continuare a giocare e si mettono in evidenza in occasione di qualche rimbalzo offensivo ( 28-64 al 5’ ). Pino Romano segna da 2 e da 3, Carlotta fa quello che vuole e l’OASI DI KUFRA vola oltre il +40, Colella prova a limitare qualcosa con la zona. Nell’ultimo quarto c’è anche l’occasione per un antisportivo agli ospiti, per un tecnico a Mauro Ponziani e per l’espulsione di Carnevale e Pranzo che continuavano a beccarsi da qualche momento. Anzi i problemi sono anche continuati negli spogliatoi.
Il San Paolo Ostiense avrebbe meritato un’uscita di scena diversa, d’altronde la bella partita disputata in GARA 1 lasciava presupporre anche che ci fosse la possibilità di tornare a Fondi per GARA 3. Invece gli avversari hanno dato una tale prova di forza che non mi sembra proponibile una disamina tecnica sui singoli, che vanno comunque elogiati per aver disputato un’altra annata al di sopra delle righe. L’oasi di Kufra Fondi ha invece fatto chiaramente capire di puntare quantomeno alla finalissima, che potrebbe esser quindi un derby tutto fondano. Al di là delle ottime prove di Carlotta ( 11 su 19 dal campo, 5 su 7 dalla lunetta, 6 rimbalzi, 4 recuperi ), di Di Marzo ( 6 su 12 dal campo, 4 su 9 dalla lunetta, 12 rimbalzi, 3 recuperi e 3 assist ), di Pino Romano ( 6 su 13 dal campo, 5 rimbalzi e 3 recuperi ), di Mateo ( 6 su 12 dal campo e 3 assist ) e dell’ottima gestione di Daniele Romano, di Cappiello e Saccoccio, si è messo in evidenza un Di Manno insostituibile! Perfetto in difesa, ai rimbalzi ( 10 ), dispensatore di assist ( 4 ) e preciso nelle conclusioni ( 4 su 7 dal campo e 3 su 5 dalla lunetta ), il classico giocatore generoso e di quantità indispensabile in mezzo a tanti “fuoriclasse”! La gestione di gara di Caruso e Carrera è filata via liscia per 35’, durante i quali i 2 sono stati sufficientemente precisi. Poi qualche screzio in campo ( inspiegabile ) ha costretto i 2 ad un lavoro straordinario al quale avrebbero fatto volentieri a meno, ma nel quale si sono districati con naturalezza.