4 i colpi di pistola che hanno trapassato le vetrine dell'attività, a dare l'allarme sono stati gli stessi proprietari dell'esercizio giunti alle sei del mattino per l'apertura dell'esercizio. Poco dopo, nel luogo teatro dell'intimidazione sono giunti gli agenti del Commissariato locale e successivamente, oltre alla polizia scientifica per i rilievi del caso, è anche giunto personalmente il commissario capo Massimo Mazio.
La proprietaria del bar è originaria di Napoli come anche il marito, entrambi hanno affermato di non avere mai avuto problemi o minacce da nessuno, e paradossalmente proprio nel napoletano e dintorni che i titolari dell'esercizio commerciale individuano la matrice dell'atto intimidatorio, persone che superato il Garigliano sono in cerca di conquiste, la cosiddetta “Quinta Mafia”. Gli agenti del Commissariato di polizia di Fondi proseguono negli accertamenti e non si esclude che nelle prossime ore vengano ascoltati i titolari del bar per delle importanti dichiarazioni.
La pista privilegiata dalla polizia è quella che porta al racket delle estorsioni, ma si continua ad investigare e a vagliare anche altre ipotesi.