La sanit in primo piano ed la sanit che ci riguarda da vicino, quella che in quest'ultimo periodo ha occupato pagine intere di giornali a fronte di una decisione, quella dell'Asl inerente la chiusura a giugno del laboratorio di analisi dell'Ospedale S. Giovanni di Dio di Fondi, estremamente dibattuta e combattuta per le negative conseguenze che la stessa avrebbe avuto sull'intera funzionalit della struttura sanitaria del nosocomio fondano.Ebbene ieri si tenuto presso la Regione Lazio un incontro tra il vicepresidente Montino, la dottoressa Ilde Coiro, direttore generale Ausl di Latina e i consiglieri regionali del Pd Moscardelli e di Resta, per fare il punto, tra l'altro, sul piano di riordino della rete dei laboratori di analisi.
Si concordato, ed questa la piacevole novit, che il presidio ospedaliero centro, formato dalle due strutture di Fondi e di Terracina, mantenga l'attuale presenza dei laboratori analisi, sia presso il San Giovanni di Dio di Fondi che presso il Fiorini di Terracina.
A quanto pare si sta, inoltre, procedendo alla nuova gara per il materiale dei laboratori di analisi e presto verranno dunque acquistati nuovi macchinari da destinare al laboratorio d'analisi del nostro ospedale.
Ovviamente Moscardelli e Di Resta hanno espresso immediata soddisfazione per la disponibilit manifestata dalla Regione attraverso il vicepresidente Montino, nonch dalla dottoressa Coiro, tenendo, dal canto loro, a precisare come la struttura ospedaliera di Fondi non abbia subto alcuna diminuzione dei servizi sanitari, cos come previsto dall'atto aziendale e dal piano sanitario provinciale approvato all'unanimit dalla conferenza dei sindaci e che, al contrario, previsto il potenziamento dell'offerta complessiva sanitaria dell'ospedale di Fondi.
Intanto, come del resto emerso dal talk show trasmesso gioved scorso dalla nostra emittente, la cittadinanza e le istituzioni, che fino ad oggi si sono battute contro la deliberazione della Coiro n 389 risalente al maggio 2008 e poi in data 5 dicembre comunicata tramite lettera alla Regione (deliberazione che sancisce senza ombra di dubbio la chiusura del laboratorio d'analisi), continueranno a tener alta la guardia sul problema finch non si avr un documento altrettanto ufficiale ed esplicito che revochi la suddetta decisione. La stessa cittadinanza e le stesse istituzioni si dichiarano sempre pronte a scendere in piazza per non consentire la chiusura di un cos importante servizio magari all'indomani del periodo elettorale.
Contemporaneamente andranno avanti le azioni legali avanzate finora dalla Cgil sanit al fine di verificare il giusto utilizzo dei Poct da parte dell'azienda sanitaria nonch l'indagine del Nas.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 18/04/2009 Ore 13:44