Franchi ha spiegato i motivi dell'attuale crisi, una preoccupante contrazione del mercato che ha originato una delle cosiddette annate ''di scarico''. Quest'anno infatti, la maturazione precoce ha indotto gli operatori del nord della provincia ad anticiparne la raccolta così, i commercianti hanno iniziato a ritirare il prodotto e a rivenderlo, praticando i prezzi ormai noti, circa 10 giorni prima dell'inizio della nostra raccolta; a questo punto era inevitabile adeguarsi ai prezzi già in vigore. Il presidente evidenzia anche il fatto che i soci del sodalizio da lui presieduto, che raccoglie circa 500 delle oltre 1300 aziende agricole del paese, non hanno ancora proposto scioperi, nonostante gli operatori del settore siano furiosi. L'unica soluzione sembrerebbe il riconoscimento del marchio Igp, Indicazione Geografica Protetta, che valorizzerebbe così il prodotto fresco. E' indispensabile, tiene a precisare Franchi, avere uno strumento che consenta di distinguere le ''olive di Gaeta'' dalle olive ''tipo di Gaeta'', che sempre più spesso vengono commercializzate sul nostro territorio.