L'ennesimo intervento del dirigente del sindacato Franco Addessi è dato dal calendario di chiusura dei laboratori analisi ospedalieri, che entro l'anno saranno dimezzati. A tal proposito Addessi, che chiede le dimissioni del manager Asl, dice che la Coiro in nome di una malintesa efficienza amministrativa, abbia deciso di smantellare il sistema della sanità pontina. A ottobre è stato chiuso il laboratorio di analisi di Sezze, a Dicembre quello di Priverno, Fondi chiuderà a Giugno e infine quello di Gaeta a Settembre.
Tutti e quattro i laboratori saranno declassati a semplici punti di prelievo: in poche parole resteranno aperti solo i laboratori di Latina, Terracina e Formia.
“La spiegazione della chiusura dei laboratori analisi – afferma la Coiro - fa parte di un processo di riorganizzazione delle strutture”, ma Addessi ribatte a tale dichiarazione precisando che si tratti solo di un'operazione di facciata, senza un risparmio di spesa e che tale provvedimento porterà ad un innalzamento dei costi in quanto qualcuno dovrà portare le provette ai laboratori di Latina, Terracina e Formia.
Dietro a tutta questa situazione c'è l'impressione che si voglia raggiungere un altro obiettivo e che si voglia puntare tutto sui poct, le macchinette computerizzate impropriamente utilizzate nei pronto soccorso dagli infermieri. Secondo quanto detto da Addessi, il manager dell'Asl ha chiesto alla Regione di espletare una nuova gara per i poct. Anche questo è un caso di risparmio di sola facciata, in quanto i poct sono poco affidabili, vengono utilizzate cialde di reagenti a caro prezzo e per di più hanno ottenuto il risultato di portare la Asl davanti al giudice del lavoro per la vertenza intentata dagli infermieri costretti a utilizzare impropriamente le macchinette. La gestione dei poct va affidata a medici specializzati e tecnici di laboratorio. Per concludere, Addessi afferma che è una necessità il razionalizzare la spesa per la sanità, ma non si può farlo tagliando le strutture più efficienti.