La ditta era stata incaricata dall’ex Consorzio Acquedotti degli Aurunci di recuperare i crediti nei confronti degli utenti morosi nel bacino di utenza di Fondi, Terracina, Lenola, Monte San Biagio e Sperlonga a partire dai primi anni novanta. La condanna si è materializzata in un risarcimento di 1000 euro ad ogni utente che aveva presentato ricorso. Il giudice ha accolto tutte le istanze di illegittimità sollevate dagli avvocati di altri quattro utenti raggiunti dagli avvisi di pagamento, ravvisando nelle procedure di recupero messe in atto dalla ditta beneventana un “comportamento connotato da una forte carica intimidatoria”. In questo caso il danno è stato individuato sul piano psicopatologico e della salute della persona. La motivazione si può racchiudere in una unica dicitura, ovvero, ingiunzione da stress.