La referente del distretto centro Fidapa donne e politica Teresa Parisella ha organizzato per oggi un incontro riunendo le sezioni di: Civitavecchia, Terracina, Latina, Sermoneta, Cassino, Gaeta, Formia oltre naturalmente alla sezione di Fondi-Lenola.La manifestazione, promossa in occasione dell'ormai imminente festa in onore delle donne, si terr nella sala conferenze del Castello Baronale di Fondi a partire dalle ore 17,30. Cos intanto, Donatella di Biasio, Responsabile dei Rapporti con la stampa, racconta l'origine della festa della donna: Se la celebrazione dell 8 marzo serve per rendere omaggio alla donna e alla femminilit, giusto ricordare le origini di questa ricorrenza. Se le istanze del confronto uomo-donna iniziano dai tempi in cui lui andava a caccia di brontosauri e lei ramazzava la caverna, la festa della donna esiste da meno di un secolo. E giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, festivit internazionale nei paesi del mondo occidentale, ma curiosamente lorigine della festivit, seppur recente, controverso ; c chi parla del 1910, con la proposta della femminista Rosa Luxemburg, nel corso della II Conferenza dellInternazionale socialista di Copenhagen, di dedicare un giorno alle donne, e chi lo riconduce a quando a San Pietroburgo un grande corteo di madri, mogli e figlie delle migliaia di soldati impegnati nella prima guerra mondiale, manifestarono in corteo per chiedere il ritorno a casa dei loro uomini; oppure a quando nel 1908 a New York, alcuni giorni prima dell8 marzo, le operaie dellindustria tessile Cotton iniziarono a scioperare per protestare contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare fin quando, l8 marzo il proprietario blocc le vie duscita della fabbrica alla quale venne poi appiccato il fuoco; morirono 129 operaie. Unaltra ipotesi parla di un incendio avvenuto nel 1911, sempre a New York, nella Triangle Shirtwaist Company. Lincendio fu accidentale, ma le scarse condizioni di sicurezza del luogo di lavoro contribuirono comunque al disastro. Le vittime furono oltre 140, non tutte donne. Al di l della scelta pi o meno riuscita dellevento celebrativo, la Festa della Donna deve essere momento di gioia per tutto ci che le donne danno al mondo.
Ma anche di riflessione sugli sfruttamenti, discriminazioni e violenze che le donne hanno subto, e ancora subiscono, specialmente nei paesi orientali, ma anche in quelli dellilluminato occidente. Cerchiamo di non essere troppo moralisti l8 marzo, ma evitiamo anche di ridurlo a una festa trasgressiva in un locale; ricordiamo che solo un secolo fa le suffragette si battevano per ottenere il diritto di voto alle donne! Donando una mimosa riflettiamo che il mondo sarebbe grigio e triste senza la vitalit e creativit femminili. A proposito della mimosa, la scelta di elevarla a simbolo dell8 marzo fu di una disarmante semplicit, a dispetto di strane interpretazioni che vogliono crescesse sul luogo del presunto incendio di New York. Furono le femministe italiane dellUDI (Unione Donne Italiane), che nel 1946, preparando la prima Festa della Donna del dopoguerra, decisero di colorare levento con un tocco floreale. Si scelsero i mazzettini di mimosa perch fioriscono a marzo ed erano a buon mercato. Il tulipano il simbolo internazionale. Oggi, come la rucola, la mimosa costa cara: la legge del mercato.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 06/03/2009 Ore 13:34