La questione è già molto nota. Questi macchinari infatti non solo vengono utilizzati da persone non specializzate (tra cui semplici infermieri), ma il loro uso è addirittura vietato da un decreto del dicembre 2007 emesso dalla stessa Regione Lazio, in quanto comporta un aggravio, e non un risparmio, sulle spese sanitarie. Inoltre, come se non bastasse, i risultati delle analisi fornite dai Poct non sono attendibili al 100%, al contrario di quelle fornite dal personale “umano” di Laboratorio. L'uso di questi macchinari sarebbe dovuto terminare, in via sperimentale, già nel dicembre del 2004, ma la gestione sanitaria targata Coiro li ha reintrodotti se non, come per Fondi, quasi impostati. La visita dei Nas ha toccato anche le stanze del direttore sanitario Sergio Parrocchia e del direttore amministrativo Massimo Marciano e si inserisce in un contesto assolutamente delicato per la Asl di Latina, come sottolineato anche dal consigliere Regionale Pdl Romolo Del Balzo: “È incredibile che la Giunta non sia ancora soddisfatta ed abbia tagliato altri 24 milioni di risorse alla Asl di Latina. Anni di vessazioni a carico della nostra Provincia hanno creato un vuoto gravissimo di strutture e servizi, con la chiusura dell'ospedale di Priverno ed il depotenziamento di quelli di Gaeta, Fondi, Formia, Minturno”. Sembra, dunque, che qualcosa si stia muovendo nelle acque della sanità pontina. Qualcosa il cui unico obiettivo sia quello di tutelare la salute di ogni singolo cittadino.

Questa mattina intanto si è svolta anche la Conferenza dei Sindaci sulla Sanità a Latina alla presenza della dott.ssa Coiro, conferenza di cui vi daremo conto nel corso delle prossime edizioni del notiziario. Intanto già questa sera è inserita nel nostro palinsesto la conferenza stampa tenutasi proprio a Fondi per discutere della situazione del San Giovanni di Dio e che ha visto la partecipazione di 5 rappresentanti degli altrettanti comuni limitrofi interessati.