' giunta al capolinea il processo riguardante il dramma del lago; ieri c' stata infatti la sentenza per l'incendio della barca in cui mor una donna.Il processo che si svolto con rito abbreviato, vedeva imputato un imprenditore di Monte San Biagio riguardo la tragedia accaduta nel luglio 2007. L'imprenditore accusato, proprietario di un imbarcazione, in una sera del luglio 2007, usc insieme al fratello, alla moglie di quest'ultimo e ai suoi figli. Durante il giro al chiaro di luna, il motore della barca aveva avuto un guasto, c'era poca luce e l'imprenditore aveva fatto il possibile per ripararlo anche con una lampada, chiedendo di accendere un fiammifero per avere luce, un attimo e la fiammata ha investito la donna. Successivamente, un pescatore che era nei paraggi ha assistito alla scena ed riuscito a dare una mano; la donna stata subito portata all'ospedale di Fondi, aveva ustioni di primo e secondo grado e dopo qualche giorno di agonia mor. All'epoca venne aperta un inchiesta con l'accusa di omicidio colposo e l'imprenditore rischiava 12 anni di carcere. Ieri, nel tribunale di Latina, il Gup Tiziana Coccoluto lo ha condannato a 4 mesi con sospensione della pena. Tra novanta giorni si conosceranno le motivazioni ma i difensori del monticellano andranno sicuramente in Appello.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 21/02/2009 Ore 13:34