Dopo tre anni di indagini, la Guardia di Finanza di Roma, con l'operazione nominata 'Nuovo Impero',giunge ad un importante conclusione:vengono sgominate due associazioni di narcotrafficanti.Infatti, sono stati confiscati beni per cinque milioni di euro e sequestrati 500 chili di droga. I personaggi coinvolti facevano parte di due associazioni differenti dedite a delinquere con base operativa a Roma e Latina e con ramificazioni in tutto il Lazio. Grazie ad un lavoro intenso fatto di intercettazioni, pedinamenti e transizioni finanziaria, gli investigatori della Finanza hanno potuto risalire alla rete organizzativa. Tutti gli indagati, a seconda dei ruoli ritagliati all'interno delle due associazioni, avevano a disposizione 80 autovetture e motocicli per gli spostamenti, 26 fabbricati e 12 terreni assieme a quote societarie .
L'organizzazione romana si servita anche di favoritismi all'interno del carcere di Velletri dove era detenuto uno dei capi. Le indagini sono state condotte con le intercettazioni su 200 utenze poste sotto controllo. Tra le basi logistiche anche il sud pontino con l'organizzazione che si riforniva dal Marrocco e dalla Spagna trattando direttamente con i trafficanti del paese e, secondo gli inquirenti la rete di narcotrafficanti era collegata a clan camorristici. Per alcune delle persone coinvolte, sono gi scattati i provvedimenti cautelari e in particolare nei confronti di un uomo di Sezze e Fondi, tre di Latina e tre di Priverno, mentre altri indagati sono ancora irreperibili.
Articolo
a cura di La Redazione
pubblicato il 03/02/2009 Ore 12:44