Il sindacalista di Fondi, da tre anni in prima linea nel denunciare la latitanza dell'azienda su tanti problemi e sulle crescenti storture che stanno affossando l'ospedale di Fondi, dopo aver ripetutamente "bacchettato" lo stesso manager in persona, Ilde Coiro, punta ora i suoi strali contro il direttore amministrativo, Giuseppe Testa.
“Il mio attacco -precisa Addessi- è relativamente alla vicenda dei Poct il cui utilizzo, secondo Testa, farebbe risparmiare all'azienda notevoli spese. Fin qui le dichiarazioni di Testa non fanno una piega. L'unico fatto, è che il direttore amministrativo non porta alcun dato che venga a suffragare questa sua tesi. Da parte di quanti sono contrari all'impiego dei Poct (peraltro giudicati inaffidabili per i risultati, gestibili solo da addetti specifici, cioè dal tecnico di laboratorio e non dall'infermiere, e sconsigliati, tra l'altro, dalla stessa Regione Lazio) vengono citate le cifre che bocciano, come operazione-risparmio, l'utilizzo di questi strumenti. I Poct -spiega in dettaglio il dirigente provinciale della CGIL- fanno spendere annualmente, solo come costi per i reagenti, 200.000,00 euro per il solo presidio Fondi-Terracina. Se si pensa che la disponibilità del personale del Laboratorio che si presta anche a svolgere turni di notte farebbe risparmiare sui costi l'azienda, ci si chiede a chi giova l'attivazione di una spesa tanto assurda in un momento di grave crisi economica. Se pensiamo, poi, che, in provincia, i Poct sono attivati in nove postazioni (da Aprilia, Cisterna e Cori per finire a Ponza al punto di primo intervento di località Tre venti), quindi con costi da moltiplicare per 9, si capirà bene il colpevole sperpero del denaro pubblico. Ci è giunta comunque notizia -conclude Addessi- che è stata nominata una commissione sia a livello regionale, sia da parte del ministero della Sanità, per cercare di capire fino in fondo “l'affare Poct”.