Svolta nelle indagini per l'accertamento delle responsabilit nel decesso di Roberto Migliozzi, il 27enne di Fondi, trovato carbonizzato il 30 dicembre scorso.Sarebbe stato iscritto nel registro delle persone indagate, il 30enne di Fondi raccoglitore e rivenditore di ferro usato proprietario del furgone Fiat Iveco sequestrato nell'ambito delle indagini sulla morte del giovane Migliozzi.
La notizia, seppur non suffragata da dichiarazioni ufficiali, riferita al primo passo fatto dalla Procura della Repubblica di Latina, nel cui ambito le indagini sono affidate alla dott.ssa Chiara Riva, il magistrato che raggiunse il podere di via Capocroce, insieme al medico legale, Filippo Milano, nel pomeriggio del 30 dicembre, dopo che lo zio materno del giovane deceduto, aveva trovato il corpo del nipote. Gli inquirenti sospetterebbero che il cadavere di Migliozzi sarebbe stato trasportato sul furgone dopo una morte violenta venuta altrove, il corpo del giovane era carbonizzato ma nessuna traccia di materiale infiammabile o di inneschi sarebbe stata rinvenuta, per questo motivo sarebbe previsto oggi l'arrivo del RIS di Roma, il corpo speciale dei Carabinieri, che si recher in via Ponte Gagliardo a Fondi, dove custodito l'autocarro Fiat Iveco, con cui il neo indagato esercitava l'attivit di raccolta e di rivendita di materiale ferroso gi usato.
I Carabinieri del RIS, alla presenza dell'avv. Pasquale Cardillo Cupo, difensore del 30enne di Fondi, cercheranno di appurare se l'automezzo sequestrato la mattina della Befana, in qualche modo legato alla vicenda che finora vedeva l'indagato solo in veste di persona a conoscenza dei fatti, sia perch conosceva da vecchia data Roberto Migliozzi, sia perch era stato una delle ultime persone ad averlo visto prima del ritrovamento del suo cadavere.
Il mondo della droga, apparirebbe il movente pi accreditato dagli investigatori, in quanto Migliozzi gi in passato era stato tratto in arresto a Formia in possesso di 40 grammi di cocaina. Determinanti in questo senso saranno i risultati degli esami istologici e tossicologici affidati dalla procura all'Universit Tor Vergata, e disponibili non prima di un mese e mezzo.
Da parte dell'avv. Pasquale Cardillo Cupo il massimo riserbo,di lui sono rimaste ufficiali le dichiarazioni secondo le quali il suo assistito "spera fiducioso nella rapida conclusione delle indagini, in quanto l'automezzo, utilizzato per un'attivit regolarmente registrata, l'unico sostentamento per lui e per le due figliolette minori".
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a cura di La Redazione
pubblicato il 16/01/2009 Ore 13:24