Violazione delle norme ambientali, maltrattamento degli animali, scarichi abusivi, disturbo della quiete pubblica: sarebbero solo alcuni dei motivi che hanno portato ieri al sequestro preventivo del canile di via Sant'Oliva gestito da una cooperativa ma convenzionato con il comune di Fondi.Il blitz stato messo a segno dagli uomini della polizia provinciale coordinati dal colonnello Attilio Novelli, l'ultimo di una serie di sopralluoghi risalenti al mese di marzo quando erano state riscontrate diverse anomalie. A seguito del verbale stilato dalla provinciale era quindi partita un'indagine che ha portato il pubblico ministero Marco Giancristoforo a chiedere il sequestro preventivo della struttura. A dare il via alle indagini sono state le segnalazioni di alcuni residenti che avevano lamentato la presenza di odori cattivi e di latrati i cui box sarebbero stati troppo vicino alle abitazioni. In seguito ad i primi controlli erano stati trovati medicinali scaduti, alimenti non conformi a quanto previsto per gli animali ed una fossa non a norma in cui confluivano gli scarichi. Inoltre in box piccolissimi venivano rinchiusi anche 10 cani. Sembrerebbe infine che anche i cani randagi catturati in altri comuni finirebbero a Fondi in cambio di una cospicua somma. Un quadro allarmante che ha portato alla chiusura della struttura.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 22/11/2008 Ore 13:45