Ancora un duro attacco alla citt di Fondi arrivato questa mattina dal secondo quotidiano italiano per diffusione, La Repubblica. Il giornalista Attilio Bolzoni va gi subito duro: Tutti sono 'amici' a Fondi, basso Lazio, terra di confine che diventata ormai provincia di Reggio e di Caserta.A met strada fra Roma e Napoli continuano sul quotidiano - c' un'invasione criminale come non accadeva in Italia dalla fine degli anni Sessanta, dai tempi del soggiorno obbligato, da quando i boss li 'mandavano' fuori. Sono arrivati in massa anche questa volta, in punta di piedi e con le tasche piene di soldi. Comprano tutto, infettano, riciclano, costruiscono, corrompono, ricattano e a volte amministrano.(...) Ci sono tutti. I mafiosi di Palermo. I camorristi di Napoli. I Casalesi. I calabresi della Piana di Gioia di Tauro. Si sono acquartierati a Terracina, a Sperlonga, a Sabaudia e a Minturno, a Gaeta, a Formia. Anche se il giornalista cade in un errore (la commissione d'accesso non si insediata l'11 Aprile, ma l'11 Febbraio), a pagina 20 si scrive ancora sulle parole pronunciate dal Sindaco di Fondi: Forse eravamo un paese a rischio, ma mai inquinato nel suo tessuto sociale ed economico. Ora per siamo esposti alla gogna. Gi, siamo a met strada tra Roma e Napoli, ma l'epicentro del crimine, secondo quanto scritto da Repubblica ancora solo Fondi, una cittadina che continua a lavorare da nove mesi con una spada di Damocle pendente sul capo. Ma quando arriver il verdetto definitivo del Consiglio dei Ministri sulla proposta di scioglimento? Per ora tutti parlano come se conoscessero a memoria il dossier di Frattasi, per altro coperto da segreto. Intanto la citt di Fondi continua ad essere infangata.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 19/11/2008 Ore 13:27