A distanza di pochi mesi dal falso allarme inquinamento al Lago di Fondi causato dal ritrovamento di un barile sospetto nel bacino lacustre, il pericolo di una presunta contaminazione delle acque torna a farsi sentire ma questa volta non sembrerebbe trattarsi di un falso.A porre l'attenzione sul problema sono il commissario del Monumento Naturale del Lago di Fondi Onorato Mazzarrino ed il presidente dell'associazione dei pescatori anche coordinatore delle guardie ittico ambientali riconosciute dalla Provincia che denunciano una situazione preoccupante. Il bacino lacustre sarebbe ricoperto da imponenti chiazze oleose, con ogni probabilit il residuo della lavorazione delle olive provenienti dai diversi frantoi situati in zona, soprattutto nella parte del Comune di Monte San Biagio che costeggia il Lago. Riversare nel Lago o nei canali contigui i residui oleosi sarebbe un vizio tutt'altro che sporadico a giudicare dall'attuale situazione denunciata, tra l'altro, anche dalle guardie ittico-ambientali che nella giornata di ieri hanno ispezionato le sponde del lago. Per il momento non sembrerebbe essersi verificata nessuna moria di pesci ma c' comunque l'alto rischio di mettere a repentaglio l'intero ecosistema lacustre se grandi quantit di olio di sansa continueranno ad essere smaltite nel lago. Il commissario Mazzarrino si comunque gi attivato per chiedere all'Arpa ed alle altre realt competenti in materia un intervento urgente ed adeguato per porre rimedio agli scarichi illegali.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 12/11/2008 Ore 12:44