Un suicidio legato a ragioni personali, si conclude cos, secondo la procura, il caso legato alla morte del capitano della Finanza Fedele Conti avvenuto nel settembre 2006 presso la caserma della guardia di finanza di Fondi.L'inchiesta, che stata portata avanti per ben due anni dal sostituto procuratore Marco Giancristoforo, finisce quindi con la smentita di ogni tipo di complotto e pressione. Due erano stati gli indizi che avevano generato dubbi e misteri: una frase riferita dai colleghi che avevano ascoltato una telefonata la sera prima del suicidio A queste condizioni mi uccido, ed un biglietto lasciato dal capitano Mi sono incartato non sono pi in grado di decidere in modo autonomo. Dopo le indagini della guardia di finanza e dei carabinieri si era parlato di delusione amorosa e di depressione, una conclusione smentita dalla compagna, un medico di Roma. Numerose erano state le congetture formulate, si era parlato addirittura di una connessione con le vicende del caso Holiday Village del quale si stava occupando il capitano prima di morire. La conclusione delle indagini della magistratura sembrerebbe fugare ogni dubbio, dietro la morte di Fedele Conti, non ci sarebbe quindi nessun mistero.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 22/10/2008 Ore 13:15