A Itri ed in tutto il comprensorio, infatti, sono molti i malumori per lo stato di abbandono in cui versa l'edificio religioso, dato che le operazioni di rifacimento e consolidamento del plesso sono state nuovamente interrotte. Gli interventi si riferiscono al secondo lotto di lavori, finanziato tramite uno stanziamento che supera il milione di euro. Il primo, ultimato da tempo e finanziato per circa 960mila euro, riguardava il ripristino dei padiglioni di cui si compone la prestigiosa struttura religiosa. Una situazione un po' desolante, quella che ad oggi si presenta ai visitatori, con materiali edili di risulta e mezzi d'opera a quanto pare accantonati in bella mostra nei piazzali. E' da sottolineare l'inagibilità di alcune parti del complesso, tra cui le sale ex voto, del presepe e quella dei ricordi del santuario dei Monti Aurunci. A quanto è stato detto sapere i lavori sono stati interrotti per mancanza della necessaria copertura finanziaria del progetto. Lo storico aurunco Alfredo Saccoccio, portavoce delle istanze di molti fedeli chiede chi risarcirà i danni ai Padri Passionisti, ai fedeli, per non parlare dei disagi creati ai religiosi e soprattutto ai portatori di handicap, impossibilitati a salire le scale del tempio civitano.