Molti sono i lati oscuri emersi nel racconto di Naomi Elisabeth Costa, la 22enne texana madre della bambina, ora indagata con l'accusa di omicidio colposo e abbandono di minori. Secondo la versione della donna i suoi due bambini sarebbero rimasti da soli nella vasca qualche secondo mentre lei si sarebbe allontanata per prendere un asciugamano. Nel frattempo avrebbe parlato a telefono con il marito, e al ritorno avrebbe trovato la bimba esanime accanto al fratellino. Da qui sarebbe partita la telefonata al 118, e sarebbero intervenuti in aiuto i vicini. Ma secondo la donna ci sarebbero state due telefonate del marito, un militare americano che non confermerebbe tale versione, parlando di una sola telefonata legata proprio alla questione dell'affidamento dei bambini dopo aver avviato le pratiche della separazione. Insomma un giallo ancora tutto da svelare. Intanto, secondo l'autopsia eseguita ieri presso l'ospedale di Gaeta sul corpo della piccola, si tratterebbe di morte per asfissia, non è stata trovata acqua nei polmoni della bimba, ma i medici non escludono che si tratti comunque di annegamento. Non è stata trovata traccia di maltrattamento sul corpo. Ora sono in corso gli esami istologici che consentiranno di ottenere un quadro più approfondito della situazione. Domani decollerà l'aereo che porterà il corpo della piccola in Texas per i funerali. Da ieri invece, dopo l'interrogatorio, la madre di Brooke, è rinchiusa in un centro clinico sotto stetta sorveglianza del personale Usa.