Convocato dal presidente Giorgio Fiore, il Consiglio comunale, nella seduta di Marted 29 luglio 2008, ha proceduto alla discussione e allapprovazione delle osservazioni proposte allassemblea consiliare da parte dellamministrazione comunale.Estesa e analitica stata lesposizione in merito da parte dellassessore allUrbanistica avv. Salvatore De Meo, incentrata sulla contestazione alla Regione Lazio di alcuni rilievi fondamentali.
Il primo rilievo consiste nella errata ed abnorme metodologia seguita dal governo regionale del Lazio che ha visto negli anni laccavallarsi di procedure di adozione e delle relative osservazioni, nonch la mancata attivit di concertazione e di partecipazione dei comuni e di tutti gli altri enti pubblici interessati gi nella fase preliminare di elaborazione del piano. Inoltre la Regione, con il Piano adottato valido sullintero territorio regionale, ha voluto superare i 29 PTP esistenti, comportando ci lomologazione dei diversi contesti geografici che di fatto presentano caratteristiche profondamente differenti e specifiche peculiarit da zona a zona. Gravissima stata la circostanza di aver utilizzato una cartografia vecchia di circa 15 anni . Ci ha portato a classificare molti ambiti di tutela urbanizzati o limitrofi ad aree urbanizzate, oltre che antropizzati e con forte presenza di attivit produttive, come paesaggio di rilevante valore e paesaggi di valore. Invece essi risultano ambiti assimilabili ai paesaggi di continuit e di conseguenza suscettibili di programmazione e pianificazione urbanistica comunale. La maggior parte del territorio considerato di rilevante valore agricolo disciplinato con le prescrizioni pi penalizzanti, tanto da prevedere una superficie minima di cinque ettari per poter effettuare qualsiasi opera di ammodernamento e attivit di sviluppo. Viene completamente trascurato il fatto che la peculiarit dellagricoltura a Fondi rappresentata da una tipologia intensiva delle colture, in grado di svilupparsi su di una propriet molto frammentata e che pertanto non pu essere assimilata ad aree di tipo estensivo che caratterizzano altre realt geografiche e socio-economiche della Regione Lazio. Altro grave pasticcio stato compiuto in merito alla disciplina dei cosiddetti beni tipizzati, con errata classificazione del Canale Pedemontano e di diversi canali di bonifica, dello stesso Centro storico e aree contermini. Gli strumenti urbanistici vigenti e le progettazioni di sviluppo in itinere sono di fatto vanificati e compromessi dalle previsioni del PTPR. Il Comune di Fondi totalmente esautorato nella sua potest di pianificazione del territorio. Tutte le attivit economiche e produttive vedono precluse ogni progetto di ammodernamento e di sviluppo.
Alla luce di tali rilievi, lassessore allurbanistica avv. Salvatore De Meo fa presente al Consiglio di proporre alla Regione Lazio le idonee osservazioni atte a rimuovere, rettificare i vincoli indicati e a modificare di conseguenza il PTPR nella direzione atta a consentire una coerente pianificazione del territorio secondo le previsioni del vigente PRG e di tutti gli altri strumenti e progetti di programmazione e realizzazione in corso.
Da tempo conclude lassessore De Meo lamministrazione comunale impegnata a realizzare una programmazione ed una pianificazione urbanistica mirate a favorire uno sviluppo equilibrato delle attivit economiche e produttive salvaguardando le potenzialit naturalistiche, del patrimonio storico, ambientale, archeologico. Lamministrazione comunale consapevole che la tutela del territorio deve essere intesa non solo come rispetto per la natura, ma anche come fruizione sostenibile e controllata, capace di determinare sviluppo turistico ed economico, occupazionale.
Dopo ampio dibattito che ha visto gli interventi di diversi consiglieri della maggioranza e minoranza, del Sindaco Luigi Parisella, che pi ha evidenziato gli aspetti di natura politica che hanno indotto la Regione Lazio ad essere lunica in Italia a deliberare in merito, pur in assenza delle necessarie linee-guida governative. Ampio stato in questi mesi il fronte di critica e di contestazione a detto Piano da parte di decine di comuni, di associazioni, del mondo economico e produttivo.
Invero, ha dichiarato il Sindaco Luigi Parisella, la Regione Lazio ha adottato il PTPR solo in funzione e a servizio delle scelte urbanistiche previste dal PRG della capitale, poi approvato dal Consiglio comunale di Roma con lamministrazione Veltroni. Un PRG che prevede un aumento di insediamento abitativo nella misura di ben 900 mila unit nei prossimi dieci anni.
La proposta di deliberazione stata approvata dal Consiglio comunale, che dopo il riconoscimento di un debito fuori bilancio contratto negli anni 80 per lacquisizione delle aree su cui fu ubicata la nuova pretura in Via Occorsio, ha concluso i lavori.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 31/07/2008 Ore 13:10