Dura la presa di posizione di dodici associazioni venatorie del territorio tra Fondi, Itri e Monte San Biagio che si oppongono fortemente all'istituzione dell'ente Ausoni cos come previsto dalla Regione Lazio.Italcaccia - Sezione di Fondi, Monte San Biagio e Latina, FIDASC provinciale di Latina, Associazione "Fra' Diavolo" di Itri, Associazione nazionale libera caccia di Fondi, Enalcaccia di Vallemarina, 2 delle 4 sezioni della Federcaccia di Fondi, Eurofishing di Fondi, Enalcaccia Fondi e Associazione ambientalista fondana hanno infatti inviato una lettera indirizzata a Marrazzo nella quale scrivono: Continuiamo ad apprendere dalla stampa notizie, scaturite per lo pi a seguito di dichiarazioni di ambientalisti ed esponenti del centrosinistra, tendenziose perch lasciano sottintendere la condivisione, anche delle associazioni venatorie, della proposta di istituzione dell'area naturale protetta specificata all'oggetto. Niente di pi falso. Invero tutte le associazioni venatorie ai vari livelli si sono sempre opposte, nel merito e nel metodo, alla proposta di istituzione della nuova area protetta perch per niente concertata e condivisa con le associazioni stesse e con gli enti locali, tant' che a oggi molti degli enti locali interessati continuano, a stragrande maggioranza, a mantenere un atteggiamento molto critico e contrario a questa istituzione, considerata un 'atto unilaterale regionale', senza tenere in minimo conto la normativa in materia. Viene spontaneo domandarsi a questo punto si legge ancora nella missiva se sia allegato alla proposta di legge il documento di indirizzo che reca la firma dei rappresentanti degli enti interessati. No, questa firma non c', quindi ' ragionevole ritenere che non sia stato rispettato l'iter procedurale previsto dalla L.R.29/97 art. 2-9 e 22 che, tra l'altro, prevede espressamente una concertazione e condivisione ex ante e non ex post. Insomma queste associazioni non chiedono altro che una partecipazione pi democratica al parto dell'ente Ausoni, ritenuto altrimenti un errore gravissimo e si rendono disponibili, per il bene comune, a distruggere questo muro contro muro innalzato dalla Regione Lazio.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 30/07/2008 Ore 13:16