In seguito allo scandalo suscitato dal ritrovamento nel lago di Fondi di un fusto sospetto si difendono i pescatori e le autorit, il clamore sollevato dai titoli di un noto giornale della provincia sarebbe infatti eccessivo e infondato.La controinformazione partita venerd mattina quando il sindaco di Monte San Biagio, Gesualdo Mirabella, aprendo il quotidiano locale ha appreso la notizia del lago contaminato. In ferie in questi giorni, il primo cittadino ha quindi delegato lassessore Mario Brancaleone di risolvere la questione. Questultimo, dopo aver letto il giornale, ha subito telefonato al responsabile della polizia municipale che, stando allarticolo pubblicato, aveva ricevuto la segnalazione del pescatore con il bidone tossico; si poi messo in contatto con il dottor Chiarucci, responsabile dellARPA Lazio.
Ma le notizie apprese dallassessore monticellano non sarebbero affatto conformi a quanto scritto sul quotidiano locale. In primis, il ritrovamento, secondo il rapporto della polizia locale di Monte San Biagio sarebbe avvenuto il 21 luglio, ben 4 giorni prima della comunicazione ufficiale; in secondo luogo il bidone al momento sarebbe conservato presso il comando dei vigili urbani in una busta di plastica, fatto che in enorme contraddizione con la presunta presenza di un contenuto tossico; infine, secondo il rapporto della polizia locale, sarebbe stato un agente che effettuava controlli di routine e non un pescatore a ritrovare il fusto sul quale, tra laltro, ci sarebbe scritto a caratteri ben distinguibili Solvente Acquaragia. Pi probabile, secondo Brancaleone, che il fusto sia stato buttato vuoto e chiss quanti anni fa vista la presenza di ruggine. Per queste motivazioni inoltre il Comune non avrebbe predisposto n le analisi delle acque, n tanto meno sollecitato altri enti ad intervenire. Si tratterebbe in sostanza di una bufala, o forse, di un tentativo di boicottaggio nei confronti della la Sagra della calamita, promossa dalla Cooperativa pescatori. Ridimensiona, quindi, la portata del ritrovamento lassessore Brancaleone che precisa invece come lattivit della pesca proceda a pieno ritmo e senza alcun rischio. Intanto il presidente Mario Di Ciollo, a nome dei 21 pescatori della Cooperativa del lago di Fondi, proceder per via legale contro i responsabili di questa cattiva pubblicit fatta ad uno dei pi bei laghi del centro Italia, vera culla dello sviluppo sostenibile e della tutela ambientale.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 30/07/2008 Ore 13:12