Resta ferma lopposizione del centrodestra nei confronti della Regione Lazio sia per la possibile istituzione del Parco dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi sia per il Piano Paesistico Territoriale, per ora solo adottato dalla Giunta Marrazzo.A tal proposito si svolta nei giorni scorsi a Frosinone una conferenza stampa alla quale erano presenti tra gli altri il capogruppo regionale di Forza Italia Alfredo Pallone ed il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani. Qui si sta consumando un vero e proprio scempio ha detto fra laltro Pallone, secondo il quale tutta una serie di leggi, nazionali e regionali, stata calpestata con la proposta di istituzione del Parco dei Monti Ausoni E stata infatti sottratta ogni competenza agli assessori allUrbanistica dei nostri Comuni e delle nostre Province ha spiegato il capogruppo azzurro. Secondo Forza Italia, insomma, vincolare le aree significherebbe aumentare le restrizioni alleconomia del territorio. Tanto pi se il tutto viene pianificato senza consultare gli enti locali direttamente coinvolti. Non vogliamo fare allarmismo, per il rischio delladozione del Piano Territoriale Paesistico Regionale e lidea di alcuni parchi deve preoccuparci ha dichiarato dal canto suo il Presidente Cusani. A Latina ha aggiunto Cusani, a sua volta autorevole esponente di Forza Italia - stiamo adottando il Piano provinciale per la tutela e la salvaguardia dellambiente, che basta a tutelare i luoghi sensibili. Inoltre ha proseguito il presidente dellamministrazione provinciale - la cartografia con cui stato redatto il PTPR obsoleta. Ovvero dove si prevede un paesaggio da tutelare ci sono case, industrie, quartieri. Per questo abbiamo presentato ricorso al TAR. Praticamente sulla stessa lunghezza donda lamministrazione comunale di Fondi che in pi occasioni ha criticato a riguardo loperato della Regione. Per quanto attiene al Piano Paesaggistico - relativamente al quale i vari consigli comunali dovranno ratificare entro il prossimo 30 luglio le cosiddette osservazioni, cio le richieste di modifica presentate da singoli cittadini o associazioni, per poi inviarle alla Regione che dovr valutarle prima della definitiva approvazione del PTPR in consiglio il sindaco Luigi Parisella e lassessore allurbanistica Salvatore De Meo hanno tra laltro evidenziato che questo strumento paralizza di fatto lintera strumentazione urbanistica vigente, vale a dire Piano Regolatore Generale, Piani di attuazione e Progetto Marina di Fondi; cos come inibisce, nei diversi settori economici, progetti di ammodernamento e di ampliamento; e impedisce ogni ulteriore e alternativa pianificazione a causa della indiscriminata ed estesa estensione di vincoli sullintero territorio. Contestati, poi, il mancato coinvolgimento nella fase di elaborazione, come peraltro previsto dalla normativa di riferimento; ma anche le modalit di redazione del documento da parte degli uffici regionali che avrebbero utilizzato una cartografia risalente addirittura ad oltre dieci anni fa, con inevitabili svarioni che hanno portato, per esempio, il quartiere delle Spinete, oggi densamente abitato, ad essere inserito nelle zone agricole di pregio. Ingiustificabili sono stati poi ritenuti i vincoli di inedificabilit nei 150 metri a destra e a sinistra del canale Pedemontano cos come dellAppia. Inaccettabile stata inoltre considerata lassenza di previsione di ulteriori comparti edificatori nella zona costiera. Anche per quanto riguarda lannunciato Parco dei Monti Ausoni e del lago di Fondi, il Comune di Fondi, cos come quello di Monte San Biagio e la stessa Provincia hanno parlato sin dal primo istante di provvedimenti regionali calati dallalto, che non tengono conto delle esigenze del territorio e che prediligono una scelta vincolistica piuttosto che un vero sviluppo socio-economico. Listituzione dellarea protetta, che dovrebbe estendersi su circa dodicimila ettari interessando una decina di Comuni della provincia di Frosinone e Latina tra cui Terracina, Lenola, Monte San Biagio e, appunto, Fondi, continua intanto, ormai da mesi, ad essere inserita allordine del giorno del consiglio regionale; senza che si arrivi, per, alla sua discussione ed approvazione. A tal proposto sono circolate nelle settimane scorse indiscrezioni relative a presunti disaccordi a riguardo allinterno della stessa attuale maggioranza di centrosinistra che sostiene il Presidente Marrazzo.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 18/06/2008 Ore 13:47