Continua a far discutere la decisione del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo di assumere direttamente, comunque per non pi di un mese, la delega alla sanit prima affidata allassessore Augusto Battaglia.Tra la fine di giugno e gli inizi di luglio si prospetta dunque un riassetto della Giunta Regionale con un possibile valzer di incarichi assessorili che sta gi alimentando una certa tensione allinterno della maggioranza di centrosinistra. Al di l degli aspetti politici, alla base del ritiro della delega c per la nuova fase istituzionale connessa allormai noto piano di rientro del debito della sanit regionale. Oltre nove miliardi di euro da ripianare in trentanni, attraverso tagli e riorganizzazione di servizi e personale che finiranno presumibilmente per incidere anche sul nostro comprensorio. "Ormai siamo arrivati alla stretta finale, il confronto istituzionale e' al massimo livello con il presidente del Consiglio Berlusconi. Nelle scorse settimane abbiamo sfiorato pesantemente il baratro, ma ne siamo usciti" ha fra laltro dichiarato proprio Marrazzo allindomani della decisione di assumere la delega. "Ci hanno chiesto con una lettera del Presidente del Consiglio dei giorni scorsi ha aggiunto il Governatore regionale - nuovi atti e noi abbiamo risposto basandoci sul lavoro dell'assessore Battaglia, a cui sono grato". "Ma ora ha spiegato - e' indilazionabile un rafforzamento per riequilibrare, risanare e riorganizzare un settore cos nevralgico". E gli obiettivi per riequilibrare la situazione individuati da Marrazzo sono la "riduzione della spesa concertata e realistica, vere riforme di sistema, centralizzazione di acquisti e spesa, per arrivare velocemente alla riforma delle Asl con un nuovo modello ed un numero ridotto". "Sono troppe ha detto - perch abbiamo a che fare con 12 ASL, tre aziende ospedaliere e lARES 118. Bisogna tagliare, debbono scendere sotto le dieci unit". "Poi ha continuato Marrazzo - c'e' il tema dei criteri di nomina dei dirigenti e del personale della sanit, anche qui riduzione mantenendo alta l'offerta. E infine vogliamo valorizzare il patrimonio immobiliare non sanitario, vendendo terreni e palazzi delle ASL che non hanno valore strategico". Erano due anni che mi facevano la guerra, prima o poi sarebbero riusciti a mettermi fuori gioco" ha intanto dichiarato Battaglia. "Non mi sento un capro espiatorio - ha aggiunto lormai ex assessore - sono solo uno che ha fatto la sua parte: in due anni ha quasi dimezzato il deficit e lascio la sanit con tutti gli indici in crescita. Aspre critiche arrivano intanto, prevedibilmente, dal centrodestra regionale. "Il fallimento della sanit laziale trascina tutta la giunta di centrosinistra, Marrazzo in testa. Revocando l'assessore Battaglia non si salva, infatti, la faccia e non si attenuano le responsabilit che sono, in ogni caso, collegiali" hanno dichiarato in particolare i consiglieri di Alleanza Nazionale. "La revoca di Battaglia hanno aggiunto - non e' sufficiente perch la discontinuit che deve dimostrare Marrazzo la si pu assicurare solo commissariando immediatamente le ASL e le Aziende Ospedaliere che sono gestite da quei direttori generali che furono nominati su indicazione proprio di Battaglia". La responsabilit di tutto il governo regionale e della maggioranza di centrosinistra che ha fallito, perch non e' riuscita a fare un piano sanitario regionale, non e' stato in grado di risanare i conti e di centrare gli obiettivi del piano di rientro ha dichiarato dal canto suo il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Alfredo Pallone. Di tuttaltro avviso, ovviamente, le dichiarazioni del centrosinistra. Il vice presidente del consiglio regionale Carlo Lucherini ha per esempio affermato che il centrodestra non certamente adatto ad ergersi a garante di oculate politiche di pareggio di bilancio. Proprio la precedente Giunta regionale guidata da Francesco Storace ha infatti pi di qualche responsabilit nello sfascio della sanit, visti i dieci miliardi di deficit lasciati in eredit allattuale amministrazione regionale che con seriet ed impegno ha attuato un virtuoso contenimento della spesa ed una progressiva riduzione del disavanzo.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 11/06/2008 Ore 13:50