Come già riferito ieri, sulla vicenda era intervenuto, alimentando le speranze dei titolari della struttura e dei circa cinquanta dipendenti a rischio licenziamento, lo stesso Procuratore Capo di Latina Giuseppe Mancini. “A seguito della decisione del Tribunale del Riesame che, essendosi in fase di appello, ha ritenuto di non poter valutare i nuovi elementi giuridici e di fatto, portati a sua conoscenza, dichiarando pertanto inammissibile l’appello stesso; questa Procura – ha dichiarato tramite una nota stampa il Dirigente di via Ezio - dopo aver fatto eseguire ulteriori accertamenti urgenti al Corpo Forestale dello Stato e al Consulente Tecnico incaricato, sta riesaminando il caso anche alla luce del nuovo Piano Territoriale Paesistico del Lazio recentemente adottato dalla Giunta Regionale”. Il Piano, oggetto per altri motivi di aspre contestazioni da parte di decine di Comuni laziali tra cui appunto quello di Fondi, considera infatti turistica, e non più agricola, l’area in cui insiste l’Holiday. “Una decisione – aveva concluso il Procuratore Capo Mancini - sarà presa nei prossimi giorni”. I lavoratori della struttura turistico-ricettiva continuano intanto nella loro mobilitazione per evitare di restare disoccupati e insistono nel chiedere almeno l’autorizzazione all’utilizzo provvisorio del campeggio in attesa dell’evolversi del relativo procedimento penale. “Siamo pronti anche allo sciopero della fame perché qui si tratta letteralmente della nostra sopravvivenza” hanno dichiarato alcuni di loro. Tra gli elementi che potrebbero portare al dissequestro, o quanto meno ad una concessione della facoltà d’uso, assumerà certamente importanza la cospicua documentazione presentata dalla proprietà della struttura tramite l’avvocato Corrado De Simone. Si tratta di consulenze ed atti che confermerebbero l’assoluta regolarità delle opere presenti nel campeggio. Come già detto nei giorni scorsi, lo stesso legale ha inoltre presentato addirittura una denuncia per falsa perizia nei confronti di un consulente della Procura, anche sulla base della relazione del quale il Sostituto Procuratore Giuseppe Miliano aveva chiesto, ed ottenuto dal GIP Giuseppe Cario, il sequestro preventivo poi confermato in sede di Riesame. Nei giorni scorsi il secondo collegio penale del Tribunale aveva poi giudicato inammissibile l’appello contro il decreto con cui lo stesso GIP Cario aveva respinto la seconda istanza di dissequestro, in quanto non potevano essere formalmente considerati i motivi aggiunti presentati dalla proprietà dell’Holiday, ora all’esame appunto della Procura che ha sostanzialmente riaperto l’inchiesta.