Relativamente al sequestro dell’Holiday si sono registrate diverse polemiche per la visita fatta due settimane fa dal senatore Claudio Fazzone al Giudice per le Indagini Preliminari Giuseppe Cario.Quella che secondo il parlamentare fondano è stata una brevissima e serena richiesta di informazioni finalizzata esclusivamente a conoscere lo stato attuale del procedimento penale, è stata invece valutata da alcuni come un’indebita ingerenza ed una presunta pressione. La stessa sezione pontina dell’Associazione Nazionali Magistrati ha convocato un’apposita assemblea al termine della quale è stato inviato un documento al Consiglio Superiore della Magistratura che ha aperto un’istruttoria per valutare l’accaduto. La prima commissione del CSM, tra le cui competenze rientrano le “richieste di tutela dell'indipendenza e del prestigio dei magistrati”, ha pertanto convocato direttamente il Giudice Cario per ascoltare la sua versione dei fatti. L’attesa audizione c’è stata ieri e il CSM si è riservato di decidere; anche se, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, si andrebbe verso l’archiviazione del caso. Secondo non meglio specificate “autorevoli fonti”, il CSM sarebbe infatti intenzionato a chiudere immediatamente la questione visto che l’episodio sarebbe privo di elementi in grado di ipotizzare un attacco all’autonomia del giudice Cario. Ascoltando il suo racconto, i membri della prima commissione non avrebbero riscontrato nessun tipo di “intimidazione” da parte del senatore Fazzone. La vicenda, che ha scatenato un’aspra polemica politico con il PD che ha presentato addirittura un’interrogazione parlamentare, potrebbe tuttavia essere nuovamente sottoposta agli organi nazionali dell’Associazione Nazionale Magistrati che proprio oggi apre il congresso nazionale. Per quanto riguarda il CSM, l’organo di autogoverno della magistratura, dopo la riunione di ieri sembrano ormai improbabili ulteriori sviluppi, anche se la decisione di archiviare il caso non è ancora ufficiale. Come già riferito più volte, il senatore Fazzone aveva immediatamente respinto ogni accusa di ingerenza, spiegando di aver semplicemente chiesto informazioni sul sequestro dell’Holiday, senza avanzare pretese di nessun genere nei confronti del giudice Cario con il quale aveva parlato «per appena tre minuti».
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a cura di La Redazione
pubblicato il 06/06/2008 Ore 18:29