Il pool di avvocati che difende la banda ha infatti sollevato eccezioni sull'incompatibilità territoriale del pubblico ministero distrettuale antimafia di Napoli che ha firmato le ordinanze. In sostanza quindi i legali facendo riferimento all'art. 16 del codice di Procedura Penale (che indica come responsabile dei provvedimenti il giudice del luogo dove è stato commesso il reato più grave), obiettano il fatto che a condurre le indagini sia stata la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli mentre la competenza spetterebbe a quella di Roma o di Torino. Inoltre gli avvocati sostengono anche l'insussistenza del reato di associazione a delinquere, eccezione che se riconosciuta potrebbe mettere in discussione il ruolo della Dda che si sarebbe mossa dunque al di fuori delle sue competenze territoriali. Nella giornata di oggi dunque la decisione del Tribunale del Riesame di Roma potrebbe segnare una svolta significativa nella vicenda dei ladri acrobati, in carcere da quasi un mese.