Luci ed ombre per il nostro comprensorio dalla “Guida Blu 2008”, la pubblicazione curata da Legambiente e Touring Club che dal 2000 valuta le località balneari e lacustri d’Italia.Le buone notizie arrivano da Sperlonga che sale da due a tre “vele”, il simbolo attraverso il quale vengono sintetizzati i risultati delle valutazioni effettuate sulla base di numerosi parametri. Quelle non buone riguardano invece Fondi, ancora una volta esclusa addirittura dalla graduatoria nazionale. La Guida, che prevede un massimo di cinque vele ed un minimo di una, premia in pratica quelle località che, oltre alla bellezza del paesaggio e alla qualità delle acque, possono vantare una corretta gestione del territorio, interventi e politiche in linea con il rispetto dell’ambiente e una buona funzionalità dei servizi. I risultati, che come avvenuto già in passato alimenteranno quasi sicuramente reazioni anche di natura politica, bocciano come detto Fondi, accusata già l’anno scorso di una cattiva gestione del territorio, soprattutto relativamente all’abusivismo edilizio e di una mancata gestione della pressione turistica che verrebbe solo passivamente subìta. Bene invece Sperlonga, già insignita come noto della Bandiera Blu, che recupera rispetto allo scorso anno, piazzandosi al centesimo posto della graduatoria sulle 286 località in totale. Per quanto riguarda la provincia di Latina brilla ancora una volta Ventotene che, grazie anche alla sua pregevole riserva marina, si posiziona al 50esimo posto, conquistando ben quattro delle cinque vele possibili. Un gradino più sotto Gaeta, che si ferma al 155esimo posto con tre vele, appunto come Sperlonga. Ponza scende invece da tre a due vele, lo stesso punteggio attribuito a Sabaudia e a San Felice Circeo. Infine, conferma di una sola vela per Terracina, penalizzata in particolare per il mancato adeguamento dei depuratori delle acque. “Per il quarto anno consecutivo – ha commentato il presidente regionale di Legambiente Lorenzo Parlati – la situazione del Lazio resta praticamente inalterata: dieci località su dodici restano ferme, quasi immobili, una perde una posizione e solo una sale la speciale classifica della Guida Blu”. “L'allarme di pericolosa staticità lanciato lo scorso anno sembra ancor più consolidarsi, con poche iniziative per promuovere una migliore qualità ambientale e dei servizi e diversi progetti che invece rischiano di compromettere il futuro delle perle costiere della nostra regione" ha proseguito Parlati, secondo il quale “al mare e alle coste del Lazio servono scelte più coraggiose in termini di innovazione, di riqualificazione e valorizzazione; mentre troppo spesso l'unica preoccupazione delle amministrazioni, ma anche degli operatori del settore, sembra essere quella di spremere fino in fondo queste risorse nei due mesi estivi, senza poi preoccuparsene più per il resto dell'anno. Tralasciando così l'abbattimento degli abusi edilizi, non volendo gli aumenti dei canoni demaniali e occupando invece sempre più il fronte mare, ignorando il caos del traffico o mandando i rifiuti quasi tutti in discarica". Allargando lo sguardo all’Italia più in generale, c’è da dire che svetta la Sardegna con ben 14 località accreditate delle cinque vele. Seguono Toscana, Sicilia e Puglia, rispettivamente con 11, 9 e 7 località in cima alla graduatoria. Per quanto riguarda, infine, il primo posto in assoluto, da segnalare che per la prima volta è un'intera isola a conquistare il gradino più alto del podio. Si tratta dell’Isola del Giglio in provincia di Grosseto, premiata per l'ottima sostenibilità e la tutela dell'ecosistema terrestre e costiero; e per aver prestato particolare attenzione al verde pubblico, alla raccolta differenziata e alla mobilità sostenibile.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 31/05/2008 Ore 13:58