Pericolo fortunatamente scongiurato per i cittadini e le imprese del Lazio che non dovranno sopportare aumenti, rispettivamente, delle addizionali IRPEF ed IRAP per coprire lextradeficit della sanit.La conferma arrivata dall'assessorato al Bilancio della Regione dopo l'ennesimo incontro tenutosi ieri tra i suoi dirigenti e quelli del Ministero dellEconomia e delle Finanze. Evitato, inoltre, il temuto commissariamento del settore, ipotizzato dallex Governo Prodi in caso di mancato rispetto delle condizioni del cosiddetto piano di rientro del debito, appunto, della sanit. I tecnici ministeriali e quelli regionali hanno, in sostanza, confermato che il Lazio pu contare, per il 2007, su un gettito fiscale superiore alle previsioni di circa 208 milioni di euro. Queste impreviste risorse finanziarie andranno pertanto a coprire lextradeficit della sanit che, sempre nel 2007, ammonta a poco pi di 125 milioni di euro. Si evita, dunque, la temuta stretta fiscale per i cittadini tenuti al pagamento delladdizionale dellImposta sui Redditi delle PErsone Fisiche e per le imprese che versano lImposta Regionale sulle Attivit Produttive. Prevedibile la soddisfazione della Giunta Marrazzo. Il Ministero del Tesoro conferma quanto abbiamo sempre dichiarato: non necessario alcun aumento delle tasse ha, per esempio, affermato lassessore regionale al bilancio Luigi Nieri, secondo cui gli allarmi dei giorni precedenti si sono dimostrati privi di fondamento. Tutto ci unulteriore dimostrazione che il lavoro serio nelle scelte economiche e finanziarie, alla lunga, paga. La Regione ha aggiunto lassessore - ha provveduto alla copertura del disavanzo 2007 garantendo la continuit dei propri obiettivi. Si tratta di un risultato importante confermato dalle stime e dai numeri della Ragioneria dello Stato. Il Lazio sta tornando sui binari della normalit. Il nostro impegno, ora, volto a programmare il futuro e non pi a porre rimedi agli errori del passato.In questo Paese non c'e' mai stato alcun ente pubblico, dall'Unita' d'Italia a oggi, che abbia ridotto i conti come abbiamo fatto noi in questi anni aveva dichiarato dal canto suo nei giorni scorsi lassessore alla sanit Augusto Battaglia "Al momento del nostro insediamento ha spiegato lesponente dellesecutivo regionale - avevamo un deficit di 2 miliardi di euro e nel 2006 l'avevamo gi ridotto ad un miliardo e 600 milioni. Un altro passo in avanti l'abbiamo compiuto nel 2007, dove a noi risulta che il deficit abbia toccato un miliardo e 46 milioni, mentre al Governo uno e 171". "Comunque vada la controversia aveva proseguito Battaglia - in 2 anni abbiamo praticamente dimezzato il deficit, e abbattuto i conti in rosso di almeno 850 milioni di euro. "Al Governo non abbiamo chiesto sconti, dobbiamo solo stabilire come procedere nel piano, visto che siamo a met del percorso. Da abbattere ha ammesso l'assessore - restano infatti ancora un miliardo e 100 milioni. Una delle sfide pi importanti riguarda l'abbattimento della spesa farmaceutica che, secondo lo stesso Battaglia, pesa sul deficit con 270 milioni. "Ma nel 2005 la spesa farmaceutica causava una perdita di mezzo miliardo e quindi anche qui abbiamo iniziato a raggiungere buoni risultati". Lo stesso presidente Marrazzo non nasconde alcune difficolt, connesse anche ad avvenimenti successivi alla sottoscrizione del piano di rientro. Tra questi, per esempio, lazione di alcune societ finanziarie che, come riferito gi nei giorni scorsi, hanno acquistato, da fornitori di beni e servizi non pagati, crediti per circa 400 milioni di euro; ed ora rifiutano le proposte di dialogo delle Aziende Sanitarie Locali debitrici, preferendo invece far decorrere i termini e aspettare il momento giusto per attivare procedure di pignoramento. Si tratta, in alcuni di casi, di societ dallidentit non del tutto chiara, che stanno letteralmente aggredendo le casse regionali prosciugandone la liquidit e mettendo a rischio anche i livelli minimi di assistenza aveva denunciato a riguardo proprio lassessore al bilancio Nieri. La Regione chiede perci almeno un allungamento dei tempi per applicare i provvedimenti del piano; ma anche di riscrivere alcune parti del documento che ha trovato fino ad ora una difficile applicazione. Soprattutto per quanto riguarda il taglio dei posti letto, il blocco del cosiddetto turn over, e la revisione dei criteri per l'accreditamento delle strutture private. Allo stesso tempo, la stessa Regione ha per reclamato cinque miliardi di euro, circa la met dei quali relativi a trasferimenti connessi proprio alla sanit, che sarebbero fermi nelle casse del ministero dellEconomia da diversi mesi.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 31/05/2008 Ore 12:35