Sempre in primo piano linsediamento della commissione prefettizia di accesso al Comune di Fondi, incaricata come ormai noto di accertare leventuale condizionamento di atti amministrativi da parte di persone riconducibili alla criminalit organizzata.Dopo il rinvio delludienza del TAR di Latina - che venerd scorso avrebbe dovuto pronunciarsi sullistanza cautelare presentata dal Comune per la sospensiva del decreto di nomina dellorganismo ispettivo e che invece stata posticipata al prossimo 10 ottobre quando il collegio dei giudici amministrativi dovrebbe decidere nel merito della questione - in queste ore lattenzione rivolta in particolare allannunciata audizione degli assessori, dei capigruppo consiliari, del presidente del consiglio e del sindaco, che tra oggi e domani dovrebbero essere ascoltati dai cinque commissari prefettizi. Uniniziativa finalizzata evidentemente a chieder delucidazioni su alcuni atti amministrativi e ad assumere altre informazioni oltre a quelle gi raccolte nel corso degli ultimi tre mesi durante i quali i cinque componenti dellorganismo prefettizio hanno acquisto varia documentazione e ascoltato dirigenti, funzionari ed impiegati dei vari settori comunali. Contemporaneamente hanno destato particolare clamore le notizie riportate ieri da un quotidiano provinciale relativamente alle motivazioni che allinizio dello scorso febbraio portarono, appunto, il Prefetto di Latina Frattasi a nominare la commissione daccesso agli atti. Si fa riferimento in particolare alla mancata revoca della delega allallora assessore ai lavori pubblici Izzi che, come si ricorder, era finito agli onori della cronaca per lincendio di una sua auto e per le frequentazioni con una delle quattro persone poi arrestate nella nota operazione anti-usura Damasco eseguita dai Carabinieri nellambito di uninchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. E sembrato che la scelta di revocare la sua delega assessorile avrebbe tra laltro scritto il Prefetto nella relazione con cui il 6 febbraio ha chiesto al Ministero dellInterno la delega a nominare la commissione risultasse impedita o comunque assai difficile da attuare. Asseritamente per la ragione di non mortificare la figura dellassessore revocandogli la fiducia. Tuttavia anche questinerzia alimenta il dubbio di una pi estesa rete di legami o anche di possibili intimidazioni. In attesa di eventuali repliche o chiarimenti a riguardo, unaltra novit viene intanto dalla minoranza, ed in particolare dal Partito Democratico che, come noto, si gi affidato a quattro legali per presentare un cosiddetto ricorso ad opponendum, a sostegno cio dellinsediamento della commissione e del proseguimento della sua attivit. Gli stessi avvocati (Bortone, Martusciello, Mastrobattista e Russiniello), che fra laltro sarebbero intenzionati a chiamare in causa anche la Corte di Cassazione per stabilire se la competenza giurisdizionale a stabilire la legittimit del decreto di nomina dellorganismo ispettivo sia del Tribunale Amministrativo e non invece di quello Ordinario, hanno infatti preannunciato un ricorso in prevenzione alla Corte dei Conti. La magistratura contabile sarebbe chiamata, in particolare, ad accertare la congruit delle spese legali, a quanto risulta non inferiori ai 40mila euro, sostenute dal Comune che ha incaricato un avvocato per presentare, appunto, il ricorso al TAR. Una scelta dicono i quattro legali prevalentemente strumentale, in quanto finalizzata sostanzialmente a prendere visione di atti secretati; e fra laltro assunta esclusivamente dalla Giunta, in contrasto con quanto precedentemente deliberato dal Consiglio Comunale. Una tesi condivisa anche dal Comitato di fatto in difesa dei diritti collettivi dei cittadini fondani, il cui presidente Francesco Fusco sostiene, tra laltro, che "il ricorso presentato al TAR dal Comune solo strumentale e mirato a prendere visione della documentazione secretata" e che lascia alquanto perplessi il costante tentativo di minimizzare loperato della commissione prefettizia. Ricostruzione prevedibilmente contestata dallamministrazione comunale che ha sottolineato il suo diritto a conoscere quei documenti, come daltronde confermato dal TAR nel corso della prima udienza svoltasi il 18 aprile; e che, per voce del legale incaricato avvocato Corrado De Simone, ha ribadito in pi circostanze come sia finora chiara lassoluta estraneit a collusioni, condizionamenti e infiltrazioni criminali.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 26/05/2008 Ore 16:56