In attesa delludienza del Tribunale Amministrativo di Latina, che come ormai noto il prossimo 9 maggio dovr pronunciarsi sul ricorso presentato dal Comune di Fondi contro il decreto di insediamento; e a meno di due settimane dalla scadenza del mandato fissata per l11 maggio, prosegue il lavoro della commissione di accesso e accertamento incaricata di verificare eventuali condizionamenti dellattivit amministrativa da parte di esponenti della criminalit organizzata.Sia luned che ieri almeno alcuni dei cinque componenti dellorganismo ispettivo sarebbero tornati in alcuni uffici del Comune. A quanto risulta, diversi documenti sarebbero stati in particolare acquisiti presso il settore urbanistico. Come gi ampiamente riferito nelle settimane scorse, le verifiche riguardano comunque tutte le ripartizioni. Relativamente al problema delle possibili infiltrazioni criminali in citt, si registra intanto una nuova clamorosa denuncia da parte dellAssociazione Antonino Caponetto. Abbiamo il sospetto ha dichiarato il segretario regionale Elvio Di Cesare che non ci si voglia rendere conto, per esempio, che in questo territorio opera una delle pi potenti famiglie della ndrangheta calabrese, capace di inserirsi cos bene nel tessuto economico e sociale al punto da gestire servizi anche in importanti edifici pubblici. Facendo riferimento a presunti legami parentali addirittura con Tot Riina, la Caponnetto parla di soggetti dotati di tale autorevolezza nella storia criminale italiana da oscurare altre ndrine di cui si parla molto di pi. Lassociazione regionale antimafia ritiene, pertanto, che ci si trovi di fronte ad unagghiacciante inadeguatezza dellazione di contrasto da parte delle forze dellordine locali e chiede di rivedere tutto limpianto investigativo e giudiziario provinciale, non continuando a tenere sul territorio soggetti inesperti e che non provengano da esperienze importanti maturate in distretti caldi come Napoli, Palermo, Reggio Calabria e cos via. Sulla questione delle infiltrazioni criminali a Fondi, in provincia di Latina e pi in generale nel basso Lazio, recentemente intervenuto anche Edoardo Levantini, presidente dellassociazione antimafia di Anzio e Nettuno. La nostra regione ha detto fra laltro sta su un crinale. Basta poco che da Fondi a Nettuno il territorio diventi provincia di Caserta. Anche il noto magistrato della Direzione Nazionale Antimafia Luigi De Ficchy era intervenuto nei giorni scorsi sottolineando, fra laltro, come nel Lazio dopo la Banda della Magliana, molte delle menti finanziarie hanno continuato ad operare e hanno aperto la strada a nuove forme di collaborazione con i clan della camorra e le cosche della ndrangheta che nel frattempo andavano ad occupare gli spazi lasciati vuoti. E per quel che concerne le amministrazioni comunali ha aggiunto che: qualcosa vorr pur dire se abbiamo avuto un Comune come Nettuno con il consiglio sciolto e gli accessi agli atti prima ad Ardea e poi a Fondi. Lamministrazione comunale di Fondi ha dal canto suo sempre negato con forza qualsiasi condizionamento o contatto con la criminalit organizzata, definendo fra laltro pseudo-paladini della legalit coloro che continuano a rilasciare dichiarazioni al limite della diffamazione senza conoscere la reale situazione e ignorando come il tessuto socio-economico della citt sia da sempre sostanzialmente sano.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 30/04/2008 Ore 14:50