Prevedibili critiche e perplessit allindomani dellassemblea dei soci di Acqualatina che ieri ha ratificato le nomine di Vicepresidente per Raimondo Besson, di Amministratore Delegato per Silvano Morandi e di membro del Consiglio di Amministrazione per Luis Marie Pons. Come forse si ricorder, Besson e Morandi erano finiti agli arresti domiciliari nellambito di una clamorosa inchiesta della Procura della Repubblica di Latina sui cosiddetti affidamenti di lavori in house da parte della societ pubblico-privata che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Latina, ad Anzio e Nettuno e in cinque comuni ciociari. Seppur rimessi in libert dal Tribunale del Riesame che ha revocato la relativa ordinanza di custodia cautelare smontando contestualmente anche gran parte dellimpianto accusatorio della Procura, i due, come lo stesso Pons, restano tuttora indagati per truffa aggravata, falso ideologico e abuso dufficio. Diversi esponenti provinciali di centrosinistra, associazioni varie tra cui in particolare Legambiente e i comitati che si battono per il ritorno alla gestione pubblica del servizio idrico, hanno pertanto sottolineato che il loro reintegro sarebbe stata una scelta quantomeno inopportuna. Lassemblea dei soci di Acqualatina, vale a dire lazionista privato che detiene il 49 per cento e i Comuni del cosiddetto Ambito Territoriale Ottimale numero 4 che possiedono complessivamente il 51 per cento delle azioni, hanno espresso evidentemente valutazioni opposte; e dunque i tre rappresentanti del socio privato sono tornati a tutti gli effetti operativi. Come ampiamente riferito in precedenti edizioni del nostro tg, fulcro dellinchiesta in cui sono coinvolti stato laffidamento, tra il 2002 e il 2004, senza gara dappalto, e dunque secondo la cosiddetta modalit in house, di lavori per almeno 15 milioni di euro a societ riconducibili ad Idrolatina, il socio privato di Acqualatina, allepoca presieduta da Paride Martella a sua volta finito ai domiciliari e poi rimesso in libert. Per la Procura della Repubblica si trattato di una procedura in violazione della normativa e del codice penale. Tutto regolare invece secondo la difesa, che ha presentato specifica documentazione per avvalorare la sua tesi, in qualche maniera condivisa dal Tribunale del Riesame che, come detto, non solo ha annullato le ordinanze di custodia cautelare ma ha sostanzialmente smontato limpianto accusatorio. Assolutamente convinta del proprio operato, la Procura ha per presentato a sua volta ricorso in Cassazione contestando nello specifico alcune valutazioni dei giudici romani. In attesa degli sviluppi di questo contenzioso, sempre ieri il Consiglio di Amministrazione di Acqualatina, riunitosi subito dopo lAssemblea dei Soci, ha deciso la riduzione dei compensi dei suoi componenti a favore di unintegrazione del Fondo Sociale 2008 della Provincia di Latina. Tale riduzione quantificabile in oltre 300mila euro complessivi si legge in una nota della societ attualmente presieduta dal senatore fondano Claudio Fazzone - fa seguito ad una precedente riduzione deliberata dallAssemblea del 27 ottobre 2007 sulla base della proposta del CdA stesso; gi in quella occasione, con la riduzione del numero dei membri del Consiglio e dei loro emolumenti in misura maggiore di quanto previsto dalla Legge Finanziaria del 2007, la Societ ha agito nellottica del massimo contenimento dei costi di gestione. Ottica nel rispetto della quale il CdA conferma di voler agire. La riduzione dei compensi del CdA sar destinata allintegrazione delliniziativa della Provincia di Latina Fondo Sociale 2008, che, come gi avvenuto per il 2006 per i titolari di pensione sociale, e ampliato dal 2007 a favore di tutte le utenze con reddito inferiore ai 14mila euro, garantisce la fruizione gratuita di 301 litri di acqua al giorno. Liniziativa della Provincia di Latina trova dunque, nel 2008, il sostegno anche di Acqualatina.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 30/04/2008 Ore 14:52