Salvo sorprese dell’ultima ora, sono Alessandro Grossi, con l'incarico anche di vicesindaco, Zhara Pecchia, Adolfo Di Fonzo e Francesco Pannozzo i quattro assessori che dovrebbero comporre la giunta comunale del cosiddetto Paese della longevità. In sintonia con il nome della lista di maggioranza "I giovani di Campodimele", a caratterizzare il nuovo esecutivo municipale è la giovane età di ben tre dei quattro assessori, che insieme non raggiungono i cento anni. A suscitare interesse è anche la nomina di una donna per la prima volta nella storia del centro aurunco. Si tratta, come detto, di Zhara Pecchia, già tanto impegnata nel sociale e nel volontariato nonostante i suoi appena 23 anni. L’ufficializzazione della giunta e delle relative deleghe è attesa per la prima seduta del Consiglio comunale, fissata per le ore 18 di mercoledì prossimo 30 aprile presso l'atrio delle scuole elementari. Con Ermanno Notarfonzo e Alfredo Zannella accreditati come rappresentanti della maggioranza nel consiglio della Ventiduesima Comunità Montana cui Campodimele appartiene, restano da conoscere solo il nome dei capigruppo consiliari e quello dell'esponente della minoranza sempre in seno all’assemblea dell’Ente montano. Nel piccolo centro pontino si è tornati alle urne dopo appena un anno per l’ormai nota dichiarazione di ineleggibilità di Francesco Paolo Zannella. Ed è stato proprio il fratello dell’ex sindaco, Roberto appunto, ad ottenere la maggioranza dei consensi. Si è trattato però di un divario assolutamente minimo. Zannella, 50enne dirigente dell'Agenzia delle entrate, ha infatti ottenuto 278 voti, appena sette in più dell'omonimo Rocco, insegnante di 64 anni candidato della civica di centrosinistra "Voglia di futuro". Un solo voto è andato ad Alfio Grillo, candidato a sorpresa della lista "Monarchici uniti", formazione che ha suscitato un interesse più di carattere folcloristico che politico. Il neo eletto sindaco ha auspicato che, dopo le tensioni delle ultime settimane, si torni ad un clima sereno ed ha assicurato di operare nell’interesse dell’intera comunità. Rocco Zannella si è detto naturalmente dispiaciuto per una sconfitta sul filo di lana, evidenziando come quasi la metà della popolazione abbia comunque condiviso l’azione della minoranza. Nonostante la differenza di appena sette voti, alla maggioranza spettano comunque ben otto dei dodici seggi del consiglio comunale.