Resta irrisolto il problema della stabilizzazione dei cosiddetti Lavoratori Socialmente Utili che in provincia di Latina riguarda in particolare il Comune di Monte San Biagio dove ve ne sono una quarantina.Da oltre dieci anni questi lavoratori suppliscono, in pratica, alle carenze di organico dei dipendenti ufficiali; ma percepiscono compensi di gran lunga inferiori e sono inoltre costretti a rinunciare ad una serie di garanzie che spettano invece agli impiegati regolarmente assunti. Come per esempio i contributi previdenziali. Senza contare che i loro compensi mensili si aggirano intorno agli appena 500 euro circa. In considerazione delle limitate disponibilit finanziarie, il Comune si detto pronto ad assumerne una parte; ma questo alimenterebbe naturalmente una sorta di guerra tra poveri con coloro che sarebbero esclusi. Per garantire una parit di trattamento nei confronti di tutti necessario pertanto un intervento da parte di altre istituzioni, come per esempio la Provincia o lAzienda Sanitaria Locale. A tale obiettivo mirano le iniziative dei rappresentanti dei lavoratori che nei giorni scorsi hanno promosse apposite riunioni. Gli LSU di Monte San Biagio avevano gi protestato pubblicamente nei mesi scorsi evidenziando di aver ricoperto per anni quelle mansioni amministrative ed operative non garantite dalla pianta organica dei dipendenti comunali. Ci aspettiamo pertanto avevano detto fra laltro il riconoscimento del nostro stato attraverso una celere regolarizzazione del rapporto di lavoro. Ultimamente a suscitare perplessit stato il presunto utilizzo proprio di alcuni Lavoratori Socialmente Utili di Monte San Biagio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il Comune, infatti, pagherebbe una cooperativa che si aggiudicato il servizio; la quale risparmierebbe, per, sul costo del personale, avvalendosi appunto degli LSU, pagati dalla Regione nellambito di cosiddetti Cantieri Scuola.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 20/04/2008 Ore 10:00