In primo piano il ricorso al TAR presentato dal Comune di Fondi per accertare la legittimit del decreto dell8 febbraio scorso con cui il Prefetto di Latina ha nominato la commissione daccesso e accertamento incaricata, come ormai noto, di verificare leventuale condizionamento di atti amministrativi da parte di esponenti della criminalit organizzata.
Questa mattina si infatti svolta la camera di consiglio della sezione pontina del Tribunale Amministrativo Regionale che avrebbe dovuto pronunciarsi sulla cosiddetta sospensiva del decreto prefettizio. Secondo informazioni non confermate ufficialmente al momento in cui andiamo in onda, il TAR ha rinviato ludienza accogliendo listanza dellavvocato del Comune, Corrado De Simone, che ha chiesto di acquisire alcuni documenti da cui scaturito lo stesso decreto, finora non consegnati dalla Prefettura in quanto secretati dallAvvocatura dello Stato. Documentazione di cui al momento non dato sapere altro, ma che riguarda presumibilmente esiti di inchieste ed indagini che hanno spinto il Ministero dellInterno a delegare il Prefetto per listituzione dellorganismo ispettivo. Da segnalare, inoltre, che, sempre secondo quanto si appreso finora, la nuova udienza del TAR stata fissata a fra circa un mese, dunque dopo la scadenza del mandato trimestrale della commissione, prevista per il 10 maggio, che proseguir perci nella sua ordinaria attivit di verifica e controllo. In attesa di ulteriori dettagli a riguardo, ricordiamo che i consiglieri fondani di minoranza Massimo Di Fazio e Paolo Giardino avevano incaricato quattro avvocati per proporre un cosiddetto ricorso ad opponendum presso lo stesso TAR di Latina, a sostegno della nomina della commissione di accesso e contro quella che definiscono l'incauta ed inopportuna decisione del Sindaco di Fondi di opporsi al decreto istitutivo. Impedire i controlli dicono Di Fazio e Giardino - significherebbe lasciare unombra pesante sulla Citt di Fondi e negare ai cittadini il diritto di conoscere la verit, qualunque essa sia. Come riferito nei giorni scorsi, il sindaco Parisella aveva invece difeso con forza la scelta di ricorrere al TAR evidenziando, fra laltro, che lintento dellamministrazione comunale non mirato a delegittimare la Commissione daccesso; ma quello di far accertare dalla magistratura amministrativa, fino al suo grado pi elevato, se latto prefettizio di insediamento della stessa corrisponda alle norme di legge e ai principi costituzionali. Intanto decine di cittadini fondani, che si autodefiniscono liberi, hanno depositato presso il TAR ed inviato al Prefetto una sottoscrizione popolare, a sostegno del provvedimento di nomina della Commissione daccesso, promossa si legge in una nota - a tutela delle libert democratiche dei cittadini e dell'immagine della cittadinanza, ritenendo di avere il diritto di conoscere la verit nonch, qualora nei confronti di chiunque esso sia si ravvisassero gli estremi, l'accertamento di eventuali responsabilit. Credendo, invece che, nel momento in cui dovesse essere ostacolato il lavoro del Prefetto, i cittadini ed il Comune di Fondi, possano subire un danno grave ed irreparabile, in quanto si lascerebbe un velo ombroso di dubbio sulla correttezza dell'operato della Pubblica Amministrazione, i numerosi cittadini hanno voluto cos manifestare apprezzamento alle istituzioni, sottolineando la circostanza che un fatto di tale gravit non riguarda solo ed esclusivamente la sfera politica. Come gi riferito in diverse occasioni, al termine delle verifiche la commissione consegner una relazione al Prefetto, che a sua volta dovr informare il Ministero dellInterno al quale verrebbe proposto lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale nel caso fossero accertati condizionamenti dellattivit amministrativa da parte di uno o pi esponenti della criminalit organizzata.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 18/04/2008 Ore 17:41