Il rogo si è sviluppato poco dopo le tre della notte tra giovedì e ieri in due diversi punti di Corso Appio Claudio lato Roma, nei pressi di piazza Padre Pio. Le fiamme, che poi hanno minacciato anche alcune abitazioni i vetri delle cui finestre sono andati in frantumi e le cui facciate annerite, sono divampate a quanto risulta da una Suzuki Vitara e da una Lupo solitamente usate da due fratelli. Poi si sono estese ad una motoape e ad altre tre vetture, una Punto, un Pk Nissan ed una Panda, quest’ultima di proprietà fra l’altro dell’assessore comunale all’agricoltura. Sono stati momenti di panico per i residenti che hanno immediatamente allertato i soccorsi e abbandonato le loro abitazioni. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco di Gaeta che, con l’ausilio di un’autobotte, hanno dovuto lavorare per oltre due ore prima di domare l’incendio; e i Carabinieri sia della locale stazione sia del nucleo radiomobile di Gaeta cui sono affidate le indagini. Come detto, è praticamente certa l’origine dolosa e questo alimenta ovvie apprensioni. I fratelli proprietari delle auto da cui sarebbe partito l’incendio, due giovani di 18 e 22 anni, appartenenti ad una nota e benestante famiglia del posto, sarebbero stati già ascoltati dagli inquirenti. Al vaglio dei militari dell’Arma comandati dal capitano Cosimo Di Caro l’ipotesi di un atto intimidatorio rivolto proprio ai due ragazzi, per motivi da accertare. E’ il primo caso di incendio così grave che si registra ad Itri. Analoghi fatti hanno invece interessato nel recente passato diversi centri del sud-pontino, tra cui anche Fondi dove, come forse si ricorderà, un rogo simile era avvenuto poco prima dello scorso Natale nei pressi di piazza Matteotti. In quell’occasione furono semidistrutte quattro auto ed una giovane madre albanese restò addirittura gravemente ustionata mentre scappava con la figlioletta di pochi mesi dal loro appartamento minacciato dalle fiamme.