Continua prevedibilmente a far discutere la decisione del Comune di Fondi di impugnare davanti al Tribunale Amministrativo Regionale il decreto prefettizio con cui circa due mesi fa stata nominata la commissione daccesso incaricata di accertare leventuale condizionamento di atti amministrativi da parte di esponenti della criminalit organizzata.
Si registra in particolare la ferma presa di posizione del sindaco Luigi Parisella che torna a ribadire la piena legittimit della scelta accusando contemporaneamente di sciacallaggio politico la minoranza di centrosinistra. Il ricorso al TAR finalizzato a verificare ed accertare la legittimit del decreto prefettizio che ha nominato e insediato la Commissione dichiara il sindaco Luigi Parisella un atto doveroso a tutela delle garanzie e dei principi di legittimit e di buon andamento dellattivit amministrativa sanciti nella nostra Costituzione. Contro di esso prosegue il Sindaco fondano si immediatamente levata la critica inferocita del Partito Democratico e del suo esponente Massimo di Fazio, il quale ha asserito che trattasi di un atto gravissimo contro loperato istituzionale del Prefetto, nonch una posizione grave sul piano politico e morale. Il TAR dice Parisella - rappresenta un organo della giustizia amministrativa deputato ad accertare la legittimit degli atti della Pubblica Amministrazione. Perch menare tanto scandalo se ad esso si legittimamente rivolto il Comune di Fondi per verificare la rispondenza del provvedimento prefettizio ai requisiti di legge?. Ebbene prosegue il Sindaco - innanzitutto voglio far rilevare al consigliere di Fazio che se, come egli afferma, il ricorso adito presso il giudice amministrativo configurasse un atto anti-istituzionale di gravissima natura, non credo che lordinamento giuridico vigente avrebbe potuto prevedere detta fattispecie. Secondo il primo cittadino fondano Il ricorso al TAR risponde altres ad un doveroso senso di responsabilit istituzionale, dovendo dar conto, nel tempo, della nostra attivit politico-amministrativa allintera comunit cittadina. Il nostro dovere prosegue Parisella - quello di essere consapevoli ed edotti che ogni atto interno ed esterno debba essere informato ai principi costituzionali che ne regolano lo svolgimento, tra i quali assumono particolare rilievo il principio di legalit, il principio di imparzialit e buon andamento della Pubblica Amministrazione, il principio di continuit dellazione amministrativa. Per il sindaco da ci discende che gli atti della Pubblica Amministrazione, e quindi anche gli atti del Ministero dellinterno o della Prefettura o di altri organi dellapparato amministrativo, debbono tutti essere soggetti alle norme di legge, con la conseguenza, in caso di difformit o di violazione, di una reazione giuridica dellordinamento amministrativo stesso, attraverso lannullamento, la revoca o la disapplicazione del provvedimento in questione. Invece sostiene lesponente del PDL passando alle considerazioni di natura politica - la cultura e laberrazione giuridica di chi in queste settimane sta montando un vero e proprio sciacallaggio politico, si pone in gigantesca antitesi con detti principi normativi e valori costituzionali, fino a chiedere lo scioglimento del Consiglio comunale democraticamente eletto. Non a conclusione delle risultanze della Commissione o del definitivo iter di carattere giuridico amministrativo che possa derivarne, ma gi prima di tutto questo, solo invocando una loro presunta morale di giustizialismo politico di staliniana memoria. Il massimo disprezzo per il ruolo istituzionale del Consiglio comunale aggiunge Parisella - stato manifestato da parte di chi ha abbandonato i lavori assembleari nel momento della redazione di un documento comune a seguito dellinsediamento della citata commissione daccesso, richiedendo addirittura allamministrazione comunale di limitarsi allo svolgimento della sola attivit ordinaria, ci che avrebbe di fatto sancito la paralisi amministrativa e, in assenza della conseguente approvazione del bilancio di previsione 2008, comportato lo scioglimento del consiglio comunale. Per due mesi circa, la minoranza consiliare conclude il sindaco di Fondi - ha contribuito con le sue dichiarazioni e comportamenti a ledere limmagine della nostra citt: la richiesta di scioglimento del Consiglio comunale stata funzionale ad alimentare la percezione di un connubio di fatto ed accertato tra presenza malavitosa e attivit amministrativa. Linsediamento della Commissione daccesso utilizzata e considerata dalla minoranza consiliare e dal Partito Democratico come una probabile scorciatoia per i loro ipotetici obiettivi, in ragione della inanit e della inconsistenza della loro opposizione politica e sociale. Da parte dellamministrazione comunale non c stata nessuna volont di bloccare nel merito laccertamento dei fatti, altrimenti il ricorso sarebbe stato adito nella fase iniziale. Oggi, per, doveroso da parte nostra adempiere ad un diritto-dovere riconosciuto dalla Costituzione, verificando che il provvedimento prefettizio e lattivit della Commissione daccesso abbiano osservato i principi giuridici previsti dallordinamento e dalla nostra Carta costituzionale. E tutto ci nellesclusivo interesse della comunit cittadina.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 11/04/2008 Ore 13:58