Ennesima clamorosa iniziativa del faunista pontino Gian Paolo Perretta, impegnato ormai quotidianamente in una vera e propria battaglia contro ogni tipo di bracconaggio.Lultima in ordine di tempo consiste nellinvito a boicottare ristoranti e altri locali che servono selvaggina catturata di frodo. Lambientalista e alcuni suoi collaboratori hanno raccolto notizie documentate sul rifornimento, da parte di molti ristoranti, di carne di cinghiale e di altre specie la cui caccia proibita in questa stagione o addirittura per tutto l'anno. Il nostro passa-parola dicono Perretta e i suoi collaboratori - la risposta concreta alla sfida allo Stato da parte dei bracconieri. Lazione di vigilanza rivolta anche a segnalare l'eventuale commercializzazione di quei prodotti ittici, come i ricci e soprattutto i vietatissimi datteri di mare. Secondo i dati a mia disposizione, il giro daffari illecito per il bracconaggio dei cinghiali in provincia di Latina si aggira su almeno gli 80mila euro annui. I controlli non sembrano adeguati e viene il sospetto anche di qualche collusione con la criminalit organizzata aveva dichiarato nei giorni scorsi Perretta. Il faunista formiano - direttore di una fondazione significativamente intitolata a Dian Fossey, studiosa americana uccisa nel 1985 in Ruanda dove per anni aveva combattuto il bracconaggio dei gorilla aveva annunciato anche la presentazione di un dettagliato dossier a riguardo da inviare anche alla Direzione Distrettuale Antimafia.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 09/04/2008 Ore 14:50