Nuovi sviluppi nellambito dellormai nota operazione Damasco, linchiesta sulla presunta usura aggravata da modalit mafiosa che a met febbraio ha portato in carcere quattro persone residenti a Fondi.Secondo quanto si appreso, la Direzione Distrettuale Antimafia avrebbe in particolare disposto accertamenti sui patrimoni del 70enne di origini calabresi ex imprenditore ortofrutticolo, al momento rinchiuso nel carcere a Lanciano dopo che il Riesame ha respinto ben due istanze di revoca dellordinanza cautelare. Lattenzione dei sostituti procuratori antimafia Curcio e De Martino rivolta ai patrimoni sia dellindagato che dei suoi familiari pi stretti. In particolare gli inquirenti avrebbero preso in considerazione una tenuta di oltre 30 ettari che sovrasta la line ferroviaria Roma-Napoli e sulla quale sarebbero in fase di realizzazione alcune villette e una struttura ricettiva. Con lausilio dei Carabinieri del Comando provinciale si starebbe vagliando nella fattispecie lasservimento di alcuni terreni, grazie al quale stato possibile totalizzare il cosiddetto lotto minimo per ottenere la necessaria autorizzazione a costruire. Verifiche sarebbero pertanto state effettuate, o sarebbero comunque previste, anche sui relativi permessi rilasciati dal Comune. Inevitabile a tal proposito il riferimento alla commissione daccesso che da coltre un mese e mezzo al lavoro presso gli uffici di Palazzo San Francesco per acquisire ogni documento utile ad accertare, o naturalmente escludere, il possibile condizionamento dellattivit amministrativa da parte di esponenti della criminalit organizzata. Ieri mattina uno dei cinque componenti dellorganismo prefettizio, il cui mandato scade a met maggio, si sarebbe intanto recato presso il Comune per ricevere altri fascicoli. Nei giorni scorsi i cinque commissari sarebbero stati invece impegnati ad analizzare, ognuno per il settore di competenza, il materiale cartaceo acquisito nelle settimane precedenti.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 02/04/2008 Ore 14:31