Con il via libera della Commissione Europea, che si detta soddisfatta dei controlli italiani precisando che non c' ragione di procedere a ulteriori azioni, anche nel nostro comprensorio torna gradualmente alla normalit la commercializzazione della mozzarella di bufala.
I danni degli ultimi giorni, legati come noto ad un presunto rischio diossina emerso dopo alcune contaminazioni riscontrate esclusivamente in determinati caseifici della provincia di Caserta, sono stati per ingenti; ed ora c anche il rischio di speculazioni. A tal proposito il Prefetto di Latina, Bruno Frattasi, ha convocato ieri pomeriggio una riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia, estesa alla partecipazione del Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato. In relazione a possibili episodi di incetta di quantitativi di latte a prezzi inferiori a quelli di mercato, a cui potrebbero risultare esposte aziende lattiere della provincia in conseguenza della crisi produttiva che sta investendo il settore della mozzarella di bufala campana, stato deciso di attivare il numero verde 800907003 per la segnalazione di eventuali casi sospetti di intermediazione e raccolta del latte. Il dispositivo provinciale della Forestale stato sensibilizzato su tale particolare esigenza di controllo che intende evitare fenomeni speculativi che possano incidere negativamente sulla trasparenza della filiera lattiero-casearia. La decisione, di cui sono state informate le organizzazioni imprenditoriali del settore, segue una precisa indicazione emersa nel tavolo di concertazione sulla crisi bufalina convocato nei giorni scorsi dallassessore regionale allagricoltura Daniela Valentini. Questultima ha convocato per la mattinata di luned prossimo tutti i titolari dei caseifici regionali per affrontare insieme il problema della crisi lattiero casearia e cercare una soluzione che possa far mettere a sistema la produzione di latte e trovare uno sbocco commerciale a Roma e nella Regione. Lassessore Valentini ha inoltre comunicato che saranno pubblicati sui siti degli assessorati all'Agricoltura e alla Sanit tutti i risultati delle analisi e dei controlli effettuati negli ultimi anni dal sistema veterinario della Regione negli allevamenti e nei caseifici del nostro territorio''. ''In questo modo ha spiegato - vogliamo fornire garanzie concrete sulla salubrit, sulla qualit e sulla totale sicurezza alimentare delle mozzarelle di bufala prodotte dai caseifici laziali, le quali, come ho gi ribadito al tavolo di filiera, sono garantite e assolutamente prive di diossina e di qualsiasi altro contaminante chimico''. In provincia di Latina sono circa 38mila i capi bufalini, con circa un migliaio di allevatori molti dei quali operanti proprio nel nostro comprensorio. Il 90% del latte di produzione pontina viene trasformato in Campania e l'allarme diossina ha avuto inevitabili ripercussioni anche nel territorio di Latina. Un calo drammatico, nelle vendite e nei prezzi ha commentato il presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori Luca Targa. Il rischio quello di creare un'ingiustificata psicosi dovuta a una cattiva informazione ha aggiunto,e evidenziando che tutti i controlli confermano la garanzia dei prodotti pontini. Sulla vicenda intervenuta anche la Coldiretti secondo cui il maggior danno provocato dalla schizofrenia con cui le Autorit Nazionali e Comunitarie stanno affrontando la situazione con il susseguirsi di dichiarazioni contraddittorie che creano confusione e provocano danni incalcolabili agli allevatori e ai consumatori. La mancanza di trasparenza nell'informazione ha detto la responsabile provinciale Daniela Santori - crea turbative di mercato e allarmismi che prescindono dalla vera sostanza dei fatti; mentre allevatori, trasformatori lattiero-caseari, esercizi commerciali e consumatori hanno bisogno solo di certezze. Ad oggi, mi sembra che l'unica cosa certa sia il danno subito dallintera filiera bufalina che sta pagando per responsabilit che non sono proprie.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 29/03/2008 Ore 13:38