La sentenza è stata emessa ieri pomeriggio dal Giudice Unico di Terracina Aldo Morgigni al termine del processo di primo grado relativo alla realizzazione di un complesso di villini a schiera al chilometro 7 e 800 della Flacca, tra Fondi e Sperlonga. Lottizzazione abusiva il reato contestato a Di Marco, in qualità di dirigente dell'ufficio che ha rilasciato all'epoca la concessione; e a Marcello Moretti, amministratore dell’impresa ICF che ha materialmente realizzato l'opera, anch’egli condannato alla stessa pensa. Oltre ad un’ammenda di ben 30mila euro, il Giudice ha disposto anche la confisca ed il successivo abbattimento dei villini, peraltro già venduti ed utilizzati soprattutto come residenze estive da persone di Roma e Napoli. I fabbricati ricadono in una zona del Piano Regolatore cosiddetta omogenea B di ristrutturazione e completamento; fra l’altro vincolata, tanto che era stato necessario un nulla osta del ministero dei Beni Ambientali. La Procura della Repubblica, nella persona del sostituto Giuseppe Miliano, aveva proceduto ravvisando il reato di abuso edilizio, sulla base degli atti acquisiti in Comune. Il legale difensore di Di Marco, l’avvocato Virginio Palazzo ha evidenziato come sia la prima volta che il reato di abuso edilizio venga contestato a chi rilascia una concessione ed ha apertamente parlato di “abbaglio giuridico”. Scontato il ricorso in Corte d’Appello non appena si conosceranno le motivazioni della sentenza di primo grado. Prevedibilmente amareggiato il funzionario del Comune di Fondi: «Ho applicato la legge ed il Piano Regolatore Generale in maniera rigida e coerente, come d'altronde in tutte le altre circostanze” ha fra l’altro dichiarato l’architetto Di Marco, annunciando che continuerà a difendere il suo operato in tutti i gradi di giudizio e dicendosi sicuro che verrà riconosciuta la sua “completa incolpevolezza”.