Si tratta di un'area all'interno della cava di calcare di Via Panzanelle dove venivano stoccati rifiuti non pericolosi. Gli uomini della Forestale si sono presentati presso la ditta che gestisce lo stoccaggio dei rifiuti ponendo sotto sequestro tutto il piazzale della cava; la ditta in questione era specializzata in particolare nel recupero di rifiuti edilizi come calcinacci, inerti e materiale e bituminoso che dopo essere stato trattato veniva rimesso in commercio sempre come materiale edilizio. La Forestale contesta alla ditta principalmente due reati ovvero stoccaggio fuori legge di materiale da riciclare e vendita di materiale riciclato senza le dovute certificazioni. Per quanto riguarda il primo reato la normativa vigente impone che il materiale sia depositato su piazzali di cemento o comunque su superfici impermeabili affinché esso non possa in alcun modo venire in contatto con il terreno nudo e non possa quindi eventualmente contaminare le falde acquifere. Questi piazzali per giunta dovrebbero essere dotati di un sistema di raccolta e depurazione dell'acqua piovana, tutte caratteristiche che erano riscontrabili sono in una piccola parte del piazzale in questione. La seconda mancanza da parte dell'azienda è quella di aver messo in commercio materiali senza le dovute certificazioni. Anche se non si tratta di rifiuti pericolosi infatti, questi materiali, che sono classificati come materie prime secondarie, possono rientrare in commercio come materia edile ma devono essere accompagnati da certificati che confermino l'assoluta assenza di sostanze tossiche o inquinanti al loro interno. Ora gli uomini in verde stanno elaborando degli studi per stabilire quanto materiale è già uscito dall'azienda senza le dovute certificazioni, nel frattempo il fondano titolare della ditta e cognato di un consigliere comunale è stato deferito all'autorità giudiziaria.