Decisa replica da parte del sindaco di Fondi Luigi Parisella nei confronti di Elvio Di Cesare, segretario regionale dellassociazione Caponnetto, che nel corso di un convegno svoltosi nei giorni scorsi a Formia aveva invitato i Comuni del sud-pontino, tra cui appunto quello di Fondi, a costituirsi in giudizio come parte civile in eventuali processi per reati associativi di stampo mafioso.Quando c' preconcetta demagogia verso qualcuno o colpevole superficialit nell'impegno che si porta avanti ha dichiarato Parisella - c' il rischio di gravi cadute di stile oltre che di credibilit". Il sindaco di Fondi evidenzia, infatti, che nel corso dellultima seduta il consiglio comunale ha votato all'unanimit dei presenti il documento della maggioranza che, fra laltro, impegna il Comune a costituirsi parte civile, ricorrendone i presupposti, nei procedimenti penali a tutela e salvaguardia dellimmagine, rispettabilit ed onorabilit delle istituzioni e della collettivit e per arginare fenomeni criminali sul territorio. Pertanto sostiene Parisella- riteniamo di aver fatto gi con tempestivit il nostro dovere e di avere sempre dato al rischio infiltrazioni malavitose quella giusta attenzione che, pur senza la ricerca della spettacolarizzazione o dell'enfasi salottiera, ci ha sempre portato a collaborare con le autorit inquirenti. Tornando al convegno svoltosi laltro giorno a Formia c da dire che il segretario regionale della Caponnetto ha sottolineato come " giunta l'ora di avviare una grande operazione di verit, poich non possiamo non manifestare il nostro sconcerto dinanzi al comportamento di taluni vertici istituzionali che omettono di approfondire le dovute indagini o, addirittura, continuano a smentire presenze mafiose nel nostro territorio". Sono dieci anni - ha aggiunto Elvio Di Cesare - che lanciamo allarmi su casi sospetti, nelle province di Latina e di Frosinone, dove si registrato un insediamento stabile e radicato di elementi mafiosi e camorristici. Eppure, sentiamo replicare con sufficienza che tutto sotto controllo. La mafia di oggi non quella della coppola e della lupara, ma quella dei colletti bianchi, degli investimenti e del riciclaggio di danaro, nei settori immobiliari e commerciali e, soprattutto, c' l'infiltrazione profonda nel tessuto della politica ha aggiunto il segretario laziale della Caponnetto non escludendo che la problematica possa riguardare addirittura anche esponenti delle forze dell'ordine. Successivamente hanno preso la parola Antonio Mattia, segretario provinciale di Frosinone del sindacato antiusura Snarp; il segretario regionale di "Libera" Antonio Turri ed il Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Antonello Ardituro. Questultimo, impegnato in particolare nella lotta al clan dei Casalesi ed alla criminalit organizzata del casertano, ha affermato come "la nostra attenzione sempre pi protesa al basso Lazio". Le conclusioni sono state affidate al Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia Luigi De Ficchy - che come si ricorder nelle scorse settimane era stato ospite anche a Fondi nellambito della presentazione del libro di Orfeo Notaristefano Cocaina Connection - il quale ha ribadito che "nel basso Lazio, anche a seguito di segnalazioni ricevute dai colleghi di Latina, vi un forte interessamento, a livello di penetrazione e di investimenti patrimoniali, da parte di gruppi camorristici e mafiosi che possono contare su appoggi locali".
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a cura di la Redazione
pubblicato il 05/03/2008 Ore 14:41