Ha alimentato nuove preoccupazioni circa la presenza, o comunque la progressiva infiltrazione, della criminalit organizzata nel tessuto socio-economico del basso Lazio, e dunque del nostro comprensorio, il convegno tenutosi ieri a Formia intitolato significativamente Mafie nel Lazio. Punto di non ritorno?".Alliniziativa, promossa dall'associazione regionale per la lotta contro le illegalit e le mafie "Antonino Caponnetto", hanno preso parte, oltre al sindaco della citt Sandro Bartolomeo, il Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia Luigi De Ficchy, che come si ricorder poco tempo fa era stato ospite anche a Fondi nellambito della presentazione del libro di Orfeo Notaristefano Cocaina Connection; l'Onorevole Giuseppe Astore, componente della Commissione Parlamentare Antimafia; e diversi rappresentanti delle Forze dell'ordine. Il segretario regionale della "Caponnetto", Elvio Di Cesare, ha sottolineato come " giunta l'ora di avviare una grande operazione di verit, poich non possiamo non manifestare il nostro sconcerto dinanzi al comportamento di taluni vertici istituzionali che omettono di approfondire le dovute indagini o, addirittura, continuano a smentire presenze mafiose nel nostro territorio". Sono dieci anni - ha aggiunto Di Cesare - che lanciamo allarmi su casi sospetti, nelle province di Latina e di Frosinone, dove si registrato un insediamento stabile e radicato di elementi mafiosi e camorristici. Eppure, sentiamo replicare con sufficienza che tutto sotto controllo. La mafia di oggi non quella della coppola e della lupara, ma quella dei colletti bianchi, degli investimenti e del riciclaggio di danaro, nei settori immobiliari e commerciali e, soprattutto, c' l'infiltrazione profonda nel tessuto della politica ha aggiunto Di Cesare, non escludendo che la problematica possa addirittura riguardare anche le forze dell'ordine. Successivamente hanno preso la parola Antonio Mattia, segretario provinciale di Frosinone del sindacato antiusura Snarp; il segretario regionale di "Libera" Antonio Turri ed il Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Antonello Ardituro. Questultimo, impegnato in particolare nella lotta al clan dei Casalesi ed alla criminalit organizzata del casertano, ha affermato come "la nostra attenzione sempre pi protesa al basso Lazio". Le conclusioni sono state affidate al Sostituto Procuratore Antimafia De Ficchy, il quale ha ribadito che "nel basso Lazio, anche a seguito di segnalazioni ricevute dai colleghi di Latina, vi un forte interessamento a livello di penetrazione e di investimenti patrimoniali da parte di gruppi camorristici e mafiosi che possono contare su appoggi in questo territorio".
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a cura di la Redazione
pubblicato il 04/03/2008 Ore 14:38