Sono pessime le condizioni dei treni del Lazio, un triste disagio con il quale studenti, lavoratori o semplici pendolari che viaggiano per puro diletto sono costretti a fare quotidianamente i conti.Cittadinanzattiva, il movimento di partecipazione civica che dal 1978 promuove e tutela i diritti dei cittadini e dei consumatori, ha monitorato per tre mesi in particolare cinque stazioni del Lazio: Roma, Viterbo, Formia, Itri e Nettuno, liniziativa si inserisce allinterno della campagna di sensibilizzazione a carattere nazionale Torniamo in treno con cui lorganizzazione in questione vuole denunciare il disservizio ferroviario. Treni soppressi, vagoni affollatissimi, condizioni igieniche pessime, comfort inesistente, sono questi i fedeli compagni di viaggio dei pendolari laziali; ma in fondo non poi un grande scoop e i disagi sono evidenti in qualunque tratta e in qualsiasi fascia oraria ormai da troppo tempo. I dati parlano: nella tratta Roma Termini-Formia si ha un ritardo medio di 10 minuti con una puntualit pari appena al 30%. La situazione non migliore nel monitoraggio che riguarda altri percorso Laziali nei quali il ritardo medio addirittura maggiore. Il migliore bilancio riguarda Itri-Roma Termini nella cui tratta si registra una puntualit pari al 46% ma con un ritardo medio di 5 minuti. Le migliaia di cittadini che ogni giorno prendono il treno per recarsi sui luoghi di lavoro sono cittadini senza diritti sostiene Giuseppe Scaramazza Segretario regionale Cittadinanzattiva Lazio viaggiano infatti senza il diritto allinformazione (treni soppressi, mancata comunicazione dei ritardi e delle relative cause), senza il fondamentale diritto alla sicurezza (treni affollati, condizioni igieniche discutibili, comfort inesistente), senza il diritto a veder risarciti i propri disagi in tempi rapidi e con procedure agili. Non basta prevedere soluzioni per casi eclatanti ed eccezionali conclude i diritti devono essere riconosciuti ogni giorno ai viaggiatori. Il problema investe pienamente la nostra realt e quella dei comuni limitrofi dove i pendolari, tra studenti e lavoratori, raggiungono davvero livelli esorbitante. Una buona fetta dei cittadini fondani ogni giorno si reca nella capitale, e, oltre a dover subire quotidiani disagi quali viaggi in piedi, ritardi se non addirittura soppressione dei treni solo per citarne un paio, deve inoltre pagare dei costi elevatissimi per il viaggio. Coloro che si recano per motivi di studio o lavoro quotidianamente a Roma, devono acquistare un abbonamento valido per lintera regione alla modica cifra di 84 euro, ben 5,50 euro in pi rispetto allo scorso anno. I disagi non si esauriscono certamente al fattore costo o ritardo, si parla anche di tendine inesistenti o rotte, sedili sporchi, cattivo odore, martelli frangivetro assenti, per non parlare dei bagni sui quali meglio stendere un velo pietoso e degli impianti di condizionamento; su questultimo aspetto bisognerebbe scrivere un capitolo a parte: nel 53% dei casi la temperatura inadeguata, tra un vagone e laltro si registrano escursioni termiche di tipo desertico e, pur volendo adeguarsi al troppo freddo o al troppo caldo aprendo o chiudendo i finestrini, il pi delle volte ci si deve rassegnare in quanto essi risultano rotti o bloccati. Unica nota positiva il controllore che quasi sempre presente e, quando non deve rinunciare a fare il suo lavoro a causa delleccessiva folla che gli impedisce il transito, cortese al 100%. Cittadinanzattiva presa coscienza di questi enormi disagi, vuole denunciare il disservizio ferroviario coinvolgendo i cittadini affinch non si rassegnino allo stato delle cose. Lobiettivo il miglioramento del servizio <>. E da qui che nasce lidea di raccogliere foto e video che raccontino ci che succede in treno. Per lasciare la propria testimonianza possibile mandare un sms al numero 346 0660285 o une-mail allindirizzo torniamointreno@cittadinanzattiva.it.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 22/02/2008 Ore 15:08