Condanna a quattro anni per Mario Scaramella, gi consulente della disciolta Commissione Mitrokhin, accusato dalla Procura di Roma di traffico di armi e calunnia aggravata.Grazie allindulto niente carcere, per, per lavvocato napoletano che da diversi mesi si trovava agli arresti domiciliari in una villa di famiglia situata nei pressi della stazione ferroviaria di Itri. La sentenza stata emessa ieri dal Giudice per lUdienza preliminare di Roma Marco Patarnello. Scaramella - detenuto da dicembre 2006, gli ultimi mesi come detto ai domiciliari - tornato in libert e, sostanzialmente, ha gi chiuso i conti con la giustizia poich la parte rimanente di pena da scontare coperta da indulto. L'imputato era presente in aula, ma non ha fatto dichiarazioni. Il Pubblico Ministero Pietro Saviotti gli contestava il traffico di armi in relazione alla scoperta di due lanciagranate, prive di innesco, a bordo di un furgone fermato in provincia di Teramo. I due ordigni, indic falsamente Scaramella, secondo l'accusa, in una denuncia depositata in un commissariato di Napoli, dovevano essere utilizzati per un attentato ai danni suoi e dell'ex presidente della commissione Mitrokhin, Paolo Guzzanti. Scaramella aggiunse di avere appreso le notizie da fonti confidenziali russe, in particolare dall'ex colonnello delle servizio segreto Alexander Litvinenko, ucciso poi lo scorso anno da un cocktail radioattivo a base di polonio 210 in un locale di Londra. L'accusa di calunnia aggravata faceva invece riferimento a false circostanze attribuite da Scaramella ad Alexander Talik, ex ufficiale del KGB indicato come ideatore dei falsi attentati, e ad Andrei Ganchev, gi collaboratore dello stesso ex consulente della Mitrokhin. A Roma Scaramella ancora sotto inchiesta per associazione a delinquere nell'ambito di un'inchiesta riguardante una serie di presunte truffe, circa un milione di euro, ai danni del Parco nazionale del Vesuvio. I difensori dell'indagato sarebbero intenzionati a sollecitare unestensione del patteggiamento anche a quei fatti. In caso di accoglimento, la pena, in continuazione a quella decisa ieri e comunque rientrante ugualmente nellindulto, porterebbe a una condanna complessiva di circa quattro anni e cinque mesi. Subito dopo il processo, Scaramella tornato nella sua abitazione di Itri per poi recarsi presso l'ospedale di Formia, dove ha iniziato gli accertamenti e i controlli sulle sue condizioni di salute, in vista dell'imminente ricovero presso l'ospedale "Gemelli" di Roma per ulteriori verifiche su una possibile contaminazione radiotattiva. Del suo caso nelle prossime settimane si occuper anche il parlamento europeo, su richiesta di un deputato inglese che ha definito il suo arresto una prigionia politica. Il possesso di unabitazione nel nostro comprensorio si spiega col fatto che il padre di Scaramella, Amedeo, ha lavorato per decenni ad Itri in qualit di funzionario dellallora Banco di Napoli.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 15/02/2008 Ore 14:33