Poco prima delle sette di questa mattina una poiana morta, con una cartuccia di fucile da caccia legata ad una zampa, è stata infatti lasciata nei pressi della sua abitazione di Formia. Si tratta, evidentemente, di un chiaro avvertimento da parte di chi ha ormai nel mirino lo studioso e ricercatore pontino, impegnato da anni nella lotta al bracconaggio e alla caccia di frodo. Perretta, che in occasione dell’aggressione di giovedì scorso si è detto pronto a contrastare queste evidenti intimidazioni, ha già presentato specifica denuncia presso i Carabinieri di Formia. “Se pensano di poter fermare me e i miei collaboratori si sbagliano di grosso. Non è un caso, d’altronde, l’aver intitolato la nostra fondazione ad una scienziata uccisa dai bracconieri” aveva dichiarato la settimana scorsa il direttore della stazione zoologica ambientale, evidenziando che “i metodi di questa aggressione non differiscono molto da quelli utilizzati dalle organizzazioni criminali”.