È stata azzerata la rilevante esposizione di cassa ereditata e nel contempo sono stati realizzati notevoli investimenti per la crescita della Città con l’ampliamento ed il potenziamento dei servizi ai cittadini. “Oltre a risanare il debito dei conti in rosso con il tesoriere, che al giugno 2001 risultava, al limite di esposizione, di ben 7 miliardi e mezzo delle vecchie lire – dichiarano ancora il sindaco Parisella e l’assessore Pierluigi Avallone - l’amministrazione comunale ha dovuto riconoscere ed “accollarsi” debiti fuori bilancio contratti dalle passate amministrazioni negli anni ’80 e ’90 per una somma che si aggira intorno ai dieci miliardi delle vecchie lire mentre altri consistenti sono in fase di notifica”. Notevole è stato poi il risparmio in termini di interessi passivi e oneri vari. Inoltre la spesa per mandati di pagamento ai fornitori di servizi è passata da poco più di 21 milioni di Euro dell’anno 2001 ad euro 41 milioni 203.763 del 2005. Alla minoranza che nei giorni scorsi ha attaccato l’amministrazione comunale, in particolare l’assessore Pierluigi Avallone proprio in tema di gestione delle finanze, nello specifico sulla questione dello sforamento del patto di stabilità nel 2005, il Sindaco e lo stesso assessore replicano affermando che in questi 5 anni l’amministrazione ha portato avanti un’azione di risanamento finanziario e di investimenti frutto di un percorso mirato alla qualificazione della spesa, alla lotta all’evasione e all’elusione per affermare il principio di “equità fiscale” e ad una gestione oculata dei beni e servizi, senza aumentare le tasse e le imposte ai cittadini fondani. Relativamente allo sforamento del patto di stabilità nel 2005, il sindaco Parisella e l’assessore Pierluigi Avallone spiegano come sia stato l’utilizzo delle ingenti risorse finanziarie regionali destinate agli investimenti, ad indurre l’amministrazione a sforare tale patto, una scelta tra l’altro mirata a soddisfare i crediti di decine di ditte che offrono servizi indispensabili al Comune.