proceduto alla nomina di tre tecnici che dovranno effettuare un attento monitoraggio del comprensorio. Si tratta di un atto preliminare necessario per quantificare l’effettiva cubatura realizzata, in maniera tale da poter poi elaborare proposte in relazione agli indici stabiliti e all’obbligo di riservare una quota del territorio ad aree verdi. Risalente all’ormai lontano 1971, l’attuale Piano Regolatore itrano è di fatto superato e già da un decennio si parla della sua necessaria revisione. L’allora amministrazione comunale guidata da Giovanni Ialongo diede apposto incarico per la redazione della variante all’ingegnere Luigi Piemontesi di Napoli. Lo stesso che ha curato la perimetrazione del Parco dei Monti Aurunci. Poi, a causa dei problemi di salute di quest’ultimo, ma anche, e forse soprattutto, per motivi politici, tutto si fermò. Adesso, pare che qualcosa si sia definitivamente sbloccato e secondo le previsioni lo sviluppo cittadino riguarderà quasi esclusivamente la zona di Raino, a nordest di Itri. Nelle settimane scorse l’attuale sindaco Giovanni Agresti aveva seccamente replicato alle accuse di immobilismo amministrativo giunte dall’opposizione. Tra le questioni irrisolte era stata inserita proprio la variante al PRG, la cui mancata approvazione era stata attribuita ad un presunto disaccordo tra le varie anime della maggioranza di centrodestra. “L’approvazione di un nuovo piano regolatore ha bisogno di un’intensa attività preparatoria e di studio; e i tecnici sono al lavoro per completare questa fase propedeutica alla definizione di un progetto definitivo” aveva dichiarato fra l’altro il primo cittadino itrano, evidenziando che “la situazione non è bloccata come si vuole fare credere”.